I tornei dello Slam nel tennis celebrano nella maggior parte dei casi le storie dei più vincenti. Giusto così, è in questi tornei che si fa la storia di questo sport ormai da più di un secolo. Ma spesso e volentieri i quattro major hanno la possibilità anche di raccontare e porre l’attenzione su atleti di “secondo piano”, coloro che un torneo e una partita alla volta cercano di sbarcare il lunario. In questi primi giorni di Australian Open 2025 di storie interessanti ce ne sono state diverse e una di queste ha come protagonista Eva Lys. Nata a Kiev il 12 gennaio 2002 per poi trasferirsi in Germania all’età di due anni, a Melbourne ha festeggiato come meglio non avrebbe potuto il suo 23esimo compleanno.
Numero 128 del ranking mondiale dopo aver toccato la sua miglior classifica di n°105 a settembre del 2024, la tedesca in Australia è stata costretta a dover passare attraverso il tabellone di qualificazione. Vittorie facili in due set sulle belga Vandewinkel e la tennista di casa Rodionova, poi il ko per 6-4 al terzo set nel round decisivo per mano di Destanee Aiava. Un’occasione mancata per Eva, che nell’ultimo anno e mezzo era diventata una presenza costante nel tabellone principale dei majors, avendo ottenuto la qualificazione in 4 degli ultimi 5 disputati. Fino all’inizio di questa settimana, però, una sola vittoria, nel 2023 agli Us Open contro la wild card Montgomery prima di cedere alla nostra Lucia Bronzetti.
IL FORFAIT DI KALINSKAYA 10′ PRIMA DEL MATCH
Appuntamento rinviato al Roland Garros, avrà pensato dopo l’eliminazione nel draw cadetto. Sì, c’era la possibilità di essere ripescata come lucky loser, ma tra domenica e lunedì molti incontri erano già stati disputati e la chiamata non era arrivata. Ormai l’unica speranza era rappresentata da un forfait dell’ultimissima ora. Molto difficile, tant’è che le valigie erano ormai fatte e l’aereo prenotato per le prime ore del mercoledì. Eppure tutto cambia in poco tempo. La sfortuna di Anna Kalinskaya, che contrae un virus poche ore prima del suo esordio, è la fortuna di Eva Lys, che scopre di essere stata ripescata letteralmente dieci minuti prima di scendere in campo contro un’altra australiana, Kimberly Birrell.
Non c’è tempo di avvertire la tensione in questi casi, si entra in campo e si gioca a braccio scolto senza aver nulla da perdere. E infatti la partita finisce 6-2 6-2 in suo favore, con l’avversaria che ammette di essere stata colta anche lei impreparata dal cambio dell’ultimo momento. “Non ho avuto il tempo di innervosirmi. Penso che questa sia stata la cosa che mi ha davvero aiutato. Molte persone intorno a me mi hanno dato molta speranza, ed è per questo che sono rimasta qui tutto il giorno. Si parte alle 9 del mattino e si torna in hotel alle 11 di sera, perché non si sa mai se qualcuno si ritirerà. Ed è esattamente quello che è successo. Era davvero all’ultimo minuto e dovevo essere pronta. E lo sono stata”, le sue parole di gioia dopo l’esordio con vittoria.
LA PRIMA VOLTA AL TERZO TURNO IN UNO SLAM
La fortuna, però, va conquistata e poi sfruttata. Quindi perché accontentarsi di una vittoria, quando a un passo c’è la possibilità di accedere per la prima volta a un terzo turno Slam? Detto, fatto. Eva nella notte italiana ha sconfitto con lo score di 6-2 3-6 6-4 la francese Varvara Gracheva. “Sono felice, non ho parole. Non mi aspettavo di poter giocare altre partite qui e ora sono invece al terzo turno”, ha detto Lys al termine dell’incontro, preparato senza la supervisione del papà-coach, che era già partito per tornare in Germania prima che la figlia venisse ripescata.
E chissà che non sia finita qui. L’appetito vien mangiando e il terzo turno non è di certo proibitivo contro la rumena Jaqueline Cristian, che comunque partirà favorita. Intanto, Lys si gode la sua favola e in ogni casò tornerà dall’Australia con punti e soldi importanti per finanziare la stagione.
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GLI INSULTI SUI SOCIAL DELLO SCORSO OTTOBRE
Lys aveva fatto parlare di se anche nei mesi scorsi e in un contesto che tutti i tennisti presenti sui social media ben conoscono, ovvero i messaggi di odio che spesso sfociano in minacce da parte di haters o ancor più spesso di scommettitori che sfogano la loro rabbia dopo aver perso una giocata. La tedesca lo scorso 18 ottobr, ha perso una bella opportunità di conquistare la sua prima semifinale WTA nel 250 di Osaka, sconfitta con il punteggio di 6-7(8) 6-2 6-3 dalla nipponica Aoi Ito in un match che la vedeva partire con i favori del pronostico.
Già delusa per l’esito dell’incontro, la tennista aprendo i suoi profili social si è ritrovata decine e decine di messaggi di insulti. Una consuetudine, ormai. “Odio, minacce e abusi non dovrebbero mai far parte di nessuno sport. È straziante che questo sia così comune e non smetterò mai di parlarne. Nessuno merita di essere trattato così dentro e fuori dal campo”, il suo messaggio postando gli screen di cosa aveva ricevuto in privato. Ma la 22enne in quel caso decise di fare uno step in più, scrivendo aalla compagna di uno degli uomini che l’aveva insultata: “Perché il tuo uomo insulta una 22enne su Instagram?”. Nel giro di poche ore, l’account in questione si disattivò.
Problema risolto? Certamente no, ma una piccola reazione che meritava di essere segnalata e che infatti portò tanti appassionati a schierarsi al suo fianco. “Dopo un piccolo promemoria di essere forti riguardo alle cose negative, devo anche dire che vi vedo. Mi riferisco a ognuno di voi che mi dà amore, sostegno e positività. Apprezzo tutti voi. Voi ragazzi siete uno dei motivi per cui mi diverto così tanto nella vita”.