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Per la quinta volta in carriera, Rafa Nadal si laurea campione del Mubadala World Tennis Championships. Quinto successo in quel di Abu Dhabi per lo spagnolo, che stacca Djokovic fermo a quota quattro. Sconfitto al termine di una finale epica Stefanos Tsitsipas, il quale si è arreso dopo tre ore e quindici minuti di gioco con il punteggio di 67(3) 75 76(3). Un match che non ha avuto nulla da invidiare alle tante sfide che ogni anno popolano il circuito Atp e che si è disputato su livelli inredibili. Entrambi i giocatori hanno dato il massimo e l’intensità è stata clamorosamente alta. Se questi sono i presupposti per il 2020, non possiamo che augurarci che questi giorni che ci separano dai primi tornei dell’anno passino in fretta.
CRONACA – Ottima partenza di Tsitsipas, che tiene in scioltezza i suoi turni di servizio e si dimostra subito molto aggressivo in risposta. Per ben tre giochi consecutivi Nadal è costretto a recuperare da 15-40 ma, dopo aver annullato un totale di sette palle break, riesce ad impattare sul 3 pari. Passano un paio di games e l’inerzia della partita cambia totalmente. Nadal strappa la battuta al suo avversario nel nono gioco e si procura due set point sul 5-4, quando serve per il parziale. Un paio di errori dello spagnolo rimettono in corsa Stefanos, che approfitta della situazione e recupera lo svantaggio. Dopo quasi un’ora di gioco, sarà il tie-break a determinare le sorti del set. Avanti 5-2, Tsitsipas perde il primo mini-break di svantaggio e rischia di cedere anche il secondo. Una pessima chiamata del giudice di linea, però, lo salva e mette in discesa la sua strada verso la conquista del primo set. Superato questo momento particolare, Tsitsipas chiude 7-3 ed incassa la prima frazione di gioco.
I due giocatori partono subito forte anche nel secondo set. Ottimo avvio di Nadal, che domina i suoi turni di servizio e prova ad impensierire il greco in risposta, non riuscendo a conquistare palle break ma andandoci piuttosto vicino. Di contro, Tsitsipas risponde con un ottimo rendimento al servizio e, con personalità ed iniziativa, è sempre lui a cercare di fare il punto. Le prime palle break arrivano nel nono gioco in favore del greco, il quale però non riesce a convertirne neppure una e vede sfumare l’occasione di andare a servire per il match. L’intensità aumenta, gli scambi mozzafiato anche e, dopo 59 minuti di gioco, il set volge al termine. A sorpresa è Nadal a conquistarlo, strappando la battuta al tennista ateniese nel dodicesimo gioco, ad un passo dal tie-break. Decisivi qualche errore di troppo e poco cinismo nei momenti cruciali da parte di Stefanos, che nonostante le numerose occasioni non è capace di chiudere la sfida in due set. Dopo due ore e tre minuti si va al terzo set. Sicuri che sia un’esibizione?
Il terzo parziale rispetta le aspettative precedenti e, come gli altri due set, si rivela molto combattuto e costantemente in equilibrio. L’unico momento in cui saltano gli schemi e tutto ritorna in discussione coincide con il passaggio a vuoto del greco nel sesto gioco, che vede Stefanos cedere la battuta senza conquistare neanche un punto. A sorpresa, però, Nadal non riesce a confermare il vantaggio e subisce il contro break nel gioco seguente, riportando la sfida sui binari sui quali stava viaggiando in precedenza. I servizi regnano ed il loro ordine viene interrotto solamente dal tie-break, il secondo del match. Una brutta partenza penalizza il greco, che riesce a non lasciar scappare il suo avversario in un primo momento ma, quando gli si presenta l’occasione per andare 4 pari non si fa trovare pronto. Nadal perciò prende il largo e, senza più concedere nulla si immola verso la vittoria. Dopo oltre tre ore di gioco, Rafa si aggiudica quest’infinita finale ed inizia la stagione con il piede giusto. Bene anche Tsitsipas, il quale però ha dato l’impressione che gli mancasse qualcosa.
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