Stefano Travaglia è uno dei tanti nomi importanti impegnati nel prestigioso Challenger di Firenze, in programma dal 29 settembre al 7 ottobre 2018. Il talento ascolano si è concesso ai microfoni di Sportface.it e ha approfondito vari argomenti, dal cambio di team al finale di stagione, concludendo con un parere personale sulla nuova Coppa Davis.
Cambiamenti importanti quelli attuati dal giocatore marchigiano ad inizio luglio, momento in cui ha deciso di affidarsi al coach Simone Vagnozzi e al preparatore atletico Umberto Ferrara. “L’obiettivo è di lavorare ogni giorno – spiega – poi la classifica viene da sé. Se pensi che devi entrare in top-100 forse sarà l’ultima cosa che succederà perché sei sotto pressione anche a livello personale. Con il nuovo team lavoriamo ogni giorno per migliorare le piccole cose che sono quelle che ti fanno fare il salto di qualità”.
Travaglia ha parlato del cammino e dei risultati ottenuti quest’anno, rivelandoci anche quella che sarà la programmazione per l’ultimo mese di tornei: “Ho giocato abbastanza bene ad inizio stagione, riuscendo ad ottenere il mio best ranking al numero 108 dopo aver vinto il Challenger di Marbella. Poi ho avuto un piccolo calo e non sono riuscito a sfruttare delle occasioni per entrare nei cento e qualificarmi al Roland Garros. Ho fatto 4-5 primi turni di fila prima di cambiare team. Successivamente ho fatto Wimbledon e Umago, dove ho giocato abbastanza bene. La mia stagione è ripartita da lì. Punti da difendere? Non sono tantissimi da qui a fine stagione. Ho deciso di giocare tornei Challenger per ottenere più risultati possibili. Dopo Firenze e Barcellona mi butterò sul veloce di Ismaning, Brest, Eckental e Mouilleron”.
Ecco l’audio dell’intervista integrale:
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