Andrea Scanzi è intervenuto come ospite nella diretta serale sulla pagina Facebook di Sportface intervistato dal direttore Alessandro Nizegorodcew. Il noto giornalista e scrittore non si è sottratto a un simpatico gioco in cui è stato chiamato ad abbinare i grandi nomi del tennis a politici del presente e passato. “Federer devo paragonarlo a un politico del passato che ha unito il Paese, quindi uno come Einaudi o De Gasperi. Djokovic mi mette in difficoltà: è una bella persona ma in campo è meno simpatico: se volessi fare il perfido lo assocerei ad Andreotti, ovviamente slegato da vicende giudiziarie. Nadal è Roosevelt, colui che fece rinascere gli Stati Uniti, mentre Murray può essere un grande politico ma divisorio, quindi Craxi. Zverev? Quando lo vedo giocare mi viene in mente Renzi: ha quell’aura di “quanto è bravo, quanto è bello” ma poi quando lo vedi sul serio ti chiedi se sia davvero tutto questo fenomeno. Kyrgios è uno imprevedibile che ha fatto tante cose pazze: Pannella. Shapovalov potrebbe diventare il migliore di tutti ma allo stato attuale mi ricorda Civati, Serena Williams è dominante come la Merkel“.
L’attenzione si è spostata poi ai tre tennisti italiani meglio piazzati nel ranking attuale. “Berrettini mi dà l’idea di essere una bella persona e capace di farsi volere bene da tutti, come Bersani. Fognini è davvero difficile, ma quando si arrabbia mi ricorda le conferenze stampa di Cossiga. Sinner? Non c’è un fenomeno nella politica, magari qualcuno l’avrebbe paragonato al leader delle sardine, presto caduto nel dimenticatoio. Lo assocerei invece a Elly Schlein“, ha concluso Scanzi.