[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”10725″]
“Sono molto felice, sono riuscito a vincere un Challenger e non nascondo che sono davvero molto contento. Ma voglio rimanere con i piedi per terra perché la strada è ancora molto lunga“. Questa la gioia di Filippo Baldi dopo il trionfo al Challenger di Ismaining a coronamento di una seconda parte del 2018 che lo ha visto scalare posizioni su posizioni riuscendo ad entrare prepotentemente tra i primi 200 della classifica Atp (176 questo lunedì). “Ho intrapreso la strada giusta, bisogna continuare a remare e ad allenarsi per migliorare – ha sottolineato il tennista lombardo in esclusiva ai microfoni di Sportface.it – Adesso bisogna chiudere per bene la stagione, fare un’ottima preparazione per poi andarsi a giocare le quali in Australia: finalmente riuscirò a giocare le qualificazioni in un torneo del grande slam”.
L’INTERVISTA ESCLUSIVA A FRANCESCO CINA’: “FILIPPO HA TUTTO PER ARRIVARE IN ALTO”
Baldi poi racconta nel dettaglio la cavalcata vincente che lo ha portato al trionfo finale: “Il torneo mi è piaciuto, sin dal primo turno con Trungelliti mi sono trovato a mio agio sui campi nonostante ci abbia giocato solamente mezz’ora prima del match – ha sottolineato l’allievo di Francesco Aldi – Il giorno dopo ho portato a casa una partita super lottata 7-6 al terzo (contro il francese Benjamin Bonzi) portandola a casa in maniera intelligente. Ai quarti è stata un’altra partita difficile con Kevin Krawietz che faceva serve and volley e non è stato facile brekkarlo. Poi con Humbert, in semifinale, la miglior partita del torneo dove sono riuscito a giocare e ad esprimere un ottimo tennis aggressivo e ricco di vincenti. Lui è primi 100 del mondo, ma non gli ho mai fatto avere in modo di tenere il ritmo della partita e di impostare gli scambi. Ed è stata la chiave della partita”.
La tensione prima dell’atto finale con il francese Sakharov non si è fatta sentire e Baldi è stato bravo a colpirlo nel momento giusto: “In finale è stata una partita strana – ha ammesso Filippo – abbiamo giocato bene entrambi ma io avevo quel qualcosa in più e sono riuscito a metterlo in campo e questa cosa mi ha premiato. Pensarci a freddo mi rende ancora più felice però oggi è un giorno nuovo, devo continuare a lavorare con il mio allenatore Francesco Aldi e con tutto il mio team a Palermo”.