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ESCLUSIVA – Albert Costa: “Per le Finali di Coppa Davis siamo ottimisti”

Albert Costa, ex numero 6 Atp e ora direttore delle Finali di Coppa Davis, e Vincenzo Santopadre (coach di Matteo Berrettini) si raccontano in esclusiva a Sportface.it in un’intervista Facebook con il direttore Alessandro Nizegorodcew.

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Tra i vari argomenti toccati, aneddoti e incroci tra Costa e Santopadre, l’ex campione spagnolo ha auspicato lo svolgimento delle Finali di Coppa Davis a novembre: “Siamo ottimisti – ha rivelato nonostante il 2020 tennistico sia a rischio a causa dell’emergenza coronavirus – perché è l’ultimo torneo dell’anno. Speriamo che nei prossimi mesi la situazione cambi e che tutti i Paesi potranno viaggiare e raggiungere Madrid”. Sulla prima edizione tenutasi lo scorso anno, Costa si focalizza su un aspetto da migliorare: “Quello che mi è piaciuto di più è stato ospitare le migliori di 18 nazioni al mondo, è una competizione che attira molto. Bisogna migliorare alcuni aspetti, per esempio quello dell’orario di gioco. Molti hanno terminato i propri incontri nella notte, troppo tardi”. 

LA SITUAZIONE IN SPAGNA“Tutta la mia famiglia sta bene, non abbiamo avuto alcun problema con il virus. La situazione in Spagna è molto complicata, ma ora ricominciamo a vedere la luce. Speriamo che l’evoluzione sia positiva, così da riaprire gradualmente i negozi e riprendere la nostra vita. Fondamentali sono le precauzioni, come la mascherina”. 

I RICORDI IN DAVIS“Per me la Coppa Davis è una cosa differente, speciale – ha proseguito Albert Costa -. Rappresentare il proprio Paese è incredibile. Soprattutto quando si gioca in casa, hai una grandissima responsabilità davanti al tuo pubblico. La tensione era molto più alta anche rispetto ad un match al Roland Garros. Non dormivo la notte prima di un incontro di Davis”. 

GLI ITALIANI – Costa ha speso parole al miele per due azzurri: “Sinner l’ho visto alle Next Gen Atp Finals, mi piace tantissimo come gioca, anche la sua personalità. Credo che arriverà in top-5. Berrettini? Lui è già un top-10, è molto solido e non si scoraggia mai. Credo debba migliorare sulla mobilità e sul gioco di piedi, ma è un giocatore completo”.

Il microfono virtuale passa a Vincenzo Santopadre. L’allenatore romano ha commentato la recente ripresa del tennis in Italia: “Da ieri ci si può allenare e giocare a porte chiuse – ha detto in diretta – in palestra non si può andare invece. I ragazzi (della Rome Tennis Academy, ndr) hanno ripreso in un ambiente surreale. Noi siamo abituati al contatto, all’abbraccio, ma non si può fare. Ci troviamo in una situazione totalmente nuova. Abbiamo voglia di muoverci e fare attività, si tratta di una parte della vita dei nostri allievi”. 

“Le Finali di Coppa Davis? Sappiamo che è un format diverso, ci vuole un po’ di tempo affinché alcuni riescano a capirlo. A partire da me stesso. Il fascino della Coppa Davis ‘vecchia’ è fantastico, ma le cose possono cambiare. Ci vuole pazienza, è un modo per mettersi alla prova e fare esperienza. Alcuni sono stati troppo duri con l’organizzazione, ma è normale essendo una prima volta”, ha concluso Santopadre.

Di seguito il video dell’intervista completa:

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