Ai microfoni di Spazio Tennis Live sul canale Twitch di Sportface, Luciano Darderi ha fatto il punto sulla stagione appena conclusa e sulle aspettative per il proprio 2023. “Purtroppo la mia stagione non si è chiusa al meglio – ha esordito il tennista italo-argentino –, ho avuto una tendinite durante la Serie A giocata con il Team Avino di Napoli. A seguito di questo problema ho deciso di fermarmi e dedicare più tempo alla preparazione atletica in vista di gennaio; attualmente sono a Roma, poi tornerò in Argentina dove sarò raggiunto da mio padre e mio fratello per lavorare sul cemento. Pensiamo che sia meglio fare una settimana di preparazione in più invece che un torneo prima degli Australian Open, così da presentarmi in buona forma per le qualificazioni”.
La prima trasferta del 2023 coinciderà con il secondo gettone in uno Slam per Darderi, dopo gli US Open giocati lo scorso settembre. “Nei primi turni di qualificazione di un Major ci vuole un po’ di fortuna nel sorteggio – ha specificato l’attuale n. 203 ATP in singolare e n. 145 in doppio –. Il livello della partita è solitamente quello di un Challenger, anche se naturalmente si tratta di un tipo di pressione differente. Il mio obiettivo attuale è di passare il primo turno, poi vedremo cosa succederà”.
Lo sviluppo tennistico di Darderi lo ha visto conquistare ottimi risultati sulla terra, ma ora per il ventenne di Villa Gesell è arrivato il momento di centrare i primi risultati di livello anche sul cemento: “Penso di trovarmi più a mio agio a giocare sul cemento outdoor rispetto a quello indoor, per cui proverò a centrare le qualificazioni dei tornei di Cordoba e Buenos Aires a febbraio. Credo che, come in tutte le cose, si tratti solo di abituarsi alle condizioni, proverò a giocare più partite possibile su questa superficie prima di entrare in ottica Roland Garros”.
Al di là delle considerazioni personali, c’è stato anche spazio per riflettere sulla situazione attuale della classifica mondiale, più ricca che mai di giovani promettenti: “Credo di non aver mai visto una situazione tale, con tantissimi ragazzi del mio stesso anno di nascita nei primi 200 posti della classifica ATP. Per noi questo non può che essere uno stimolo, è molto importante battagliare tra di noi. Aggiungo anche che giocare molti tornei in Italia aiuta tanto, visto che c’è sempre molto tifo e questo dà una carica incredibile. Avere la possibilità di giocare tante rassegne senza spostarsi molto offre tanti vantaggi, anche dal punto di vista dell’ottimizzazione di costi e spostamenti”.
Oltre a Luciano, il panorama tennistico potrebbe accogliere presto un’altra stella che si sta già facendo valere nei tornei Junior. Si tratta di Vito Darderi, fratello minore del n. 203 ATP e classe 2008. “Vito è un’animale nel campo, fosse per lui non ne uscirebbe mai. Si vede che ama con tutto se stesso soffrire per il tennis e credo che sia un talento incredibile – ha ammesso Darderi –. Presto per mio padre arriverà il momento di organizzarsi per capire come seguirci entrambi, senz’altro avremo bisogno di una mano perché anche lui si sposterà molto. Non ho nessun dubbio che diventerà più forte di me, magari tra qualche anno potremo toglierci qualche soddisfazione in doppio”.
Non poteva mancare una considerazione sui Mondiali di calcio, dove la ‘sua’ Argentina si appresta a giocare le semifinali: “Solitamente non seguo il calcio, ci capisco poco o nulla, ma quando gioca l’Argentina non ci sono per nessuno. Purtroppo non potrò vedere la semifinale contro la Croazia perché sarò in viaggio, ma questa squadra mi piace e credo che abbia tutte le carte in regola per alzare la coppa”.