Jack Draper per la prima volta è in semifinale in un torneo dello Slam e alle 21:00 di venerdì 6 settembre contenderà a Jannik Sinner un posto nell’atto conclusivo degli US Open 2024. Il tennista britannico, da sempre considerato uno dei maggiori talenti della sua generazione, nel corso degli anni ha dovuto fare i conti con un fisico fin troppo fragile, ma lo step in avanti c’è stato anche sotto il profilo mentale. Un team piccolo, ma di cui si fida, lo segue da ormai tre anni: il coach James Trotman, il fisioterapista Will Herbert e il fitness coach Steve Kotze. Ed è stata proprio una conversazione con Trotman un po’ di tempo fare ad aver portato Draper a cancellare alcol e caffeina dalle sue giornate. “Prendevo molta caffeina prima di giocare, perché forse a volte, con le mie emozioni, mi sentivo stanco prima di giocare. L’ansia mi spegneva, quindi il mio modo di affrontarla era assumere un sacco di caffeina”, ha ammesso a BBC Sport dopo la vittoria nei quarti di finale su Alex de Minaur. “Ma ho imparato che probabilmente non era la soluzione migliore perché finivo per diventare molto nervoso e agitato, e non ero in grado di essere presente e concentrarmi”. Dimezzate anche le uscite: “Sono sempre stato uno a cui piaceva divertirsi, che amava trascorrere il tempo a casa e forse non aveva una mentalità da professionista. Mentre la vita di un tennista è molto diversa. A volte è un’esistenza un po’ solitaria se vuoi essere un tennista di alto livello. Devi fare molti sacrifici”.