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La passione per il tennis incontra la tecnologia. Il progetto Dragonet, nato nel 2016 da un’idea di Alessandro Spedaliere e Giuseppe Spedaliere, continua a stupire. Non siamo davanti ad una semplice macchina sparapalle ma a molto, molto di più. Dragonet è il futuro e i notevoli passi avanti fatti negli ultimi anni non fanno che confermarlo. Papà Giuseppe, giocatore affetto da epicondilite, chiede aiuto al figlio, studente di informatica. “Arrivava sempre in ritardo sul rovescio, il nostro scopo era fargli colpire più palle possibili e l’unico spazio che avevamo a disposizione era un garage”, racconta Alessandro. “Con Dragonet c’è la possibilità di personalizzare ogni tipo di colpo, cambiare traiettorie, spin e frequenza di lancio. Funziona con ogni tipo di palla ed è perfetta per i piccoli principianti alle prime armi, i ragazzi già avviati al tennis e gli agonisti di tutte le età”.
Un’idea vincente, in grado di ricevere notevoli apprezzamenti da parte di appassionati e addetti ai lavori. “Siamo stati presenti nei principali appuntamenti tennistici della stagione, sia giovanili che a livello professionistico”, continua soddisfatto Spedaliere. “Per noi è una grande opportunità, oltre che un grande onore, riuscire a dimostrare la bontà del nostro lavoro. Gli atleti e i loro coach sono entusiasti del prodotto, ricevere feedback positivi non può che farci piacere”.
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La giornata trascorsa insieme sui campi al coperto del circolo Eschilo 2 di Roma è stata l’occasione per assistere all’interessante binomio tra Dragonet e la videoanalisi del professor Raffaele Tataranni, Tecnico Nazionale e docente universitario. Mettere a fuoco in modo intelligente e diretto gli errori del giocatore, per poi curare le imperfezioni attraverso l’uso della macchina. “Esperienze come questa sono positive per i ragazzi a 360°”, le parole del tecnico Tataranni. “Il fatto stesso che grazie alla analisi video possano rivedersi in un’azione coordinata con il tecnico che li corregge è fondamentale per la loro crescita, il tutto inserito in un contesto stimolante che li aiuta a confrontarsi tra di loro. Insieme a Dragonet possiamo fare molto bene. La macchina, ripetitiva nelle azioni, è l’ideale per correggere quanto mostrato dai monitor e migliorare giorno dopo giorno allenandosi duramente”.
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