La sveglia oggi suona leggermente più tardi. Il programma infatti al Roland Garros inizierà alle ore 11. Mi alzo addirittura alle 8.45. Video chiamata con Theo ancora con gli occhi semi chiusi perché a breve uscirà per andare all’asilo nido. Ha imparato a dire ‘Parigi’. Solita colazione (il succo di pompelmo rosa sta finendo, maledizione; domani dovrò ricomprarlo), programma della giornata in testa e via verso la metro.
Oggi è una giornata calda e il cielo è di un blu limpido. La palla salterà abbastanza. Anche se un po’ tutti i giocatori mi stanno dicendo che le palle rispetto al 2022 tendono a gonfiarsi prima e quindi a perdere velocità. Condizioni complessivamente un filo più lente del solito a Parigi. Ma con questo sole e all’ora di pranzo immagino che soprattutto Vavassori sia contento delle condizioni di gioco.
Arrivo sul campo 12, dove sta iniziando il match di Giulio Zeppieri contro Ferreira-Silva. Mi siedo dietro il team di ‘Zeppo’, composto da coach Nicola Ceragioli e da Max Pinducciu. La gag del cappello dei Dolphins, odiato da ‘Pindu’ tifoso Bills, prosegue; ma sta portando bene a ‘Zeppo’ e quindi si continua. Il portoghese al primo turno aveva vinto un match assurdo, e praticamente perso, contro Lorenzo Giustino. È giunto al terzo turno di quali con un mezzo miracolo. È mancino, come Giulio. Ma l’azzurro fa tutto meglio e, a parte un piccolo momento di calo a inizio secondo set, controlla il match senza patemi. Tira forte, tanto forte. Il servizio quando entra è devastante. Seconda qualificazione consecutiva al Roland Garros. L’anno prossimo, però, questo torneo deve giocarlo senza nemmeno guardarle, le ‘quali’.
Il momento più alto del match arriva in una fase concitata di inizio secondo set. I campi 11 e 12 hanno un ingresso comune e quindi non c’è un controllo adeguato per sedersi sugli spalti. E gli spettatori che non conoscono al meglio il tennis, non sanno di dover stare fermi duranti gli scambi. A un certo punto entra una ragazzina che scende le scalette sino alla prima fila, praticamente camminando a due metri da Zeppieri. Ceragioli, con una mossa da ninja, la blocca con un braccio (continuando a tenere gli occhi sullo scambio) sino alla fine del punto. Tutto è bene ciò che finisce bene.
Giulio chiude 6-4 6-1 e si lascia andare a un bellissimo sorriso liberatorio. E poi, dopo la stretta di mano, le braccia al cielo. La felicità, la gioia, all’ennesima potenza. Dopo due interviste consecutive a Zeppieri decido di scambiare due battute con coach Ceragioli, che trovate QUI all’interno della cronaca del match.
A questo punto inizia il momento ‘gufo del giorno’. Il problema è il seguente: alle 14 c’è il sorteggio, a cui deve per forza presenziare, mentre Andrea Vavassori giocherà come secondo match, dalle 11, sul campo 13. Si stanno sfidando Avanesyan e Day. Non serve tifare per una delle due, bensì sperare che sia una maratona. Altrimenti sarà impossibile seguire ‘Wave’. E io ‘Wave’ non me lo vorrei perdere. Spoiler: gufata clamorosa riuscita. Kayla Day supererà Elina Avensyan 5-7 6-4 7-6(7) dopo 3 ore e 7 minuti.
Ma torniamo per un momento al post-Zeppieri. Incontro il grandissimo Enrico Milani, collega che è presenza fissa al Roland Garros. Ci dirigiamo insieme al sorteggio. Due calici di champagne, due chiacchiere sui tennisti italiani e alle 14 si parte. Andreescu vs Azarenka mi fa male al cuore, ma mi sto rassegnando al fatto che Bianca non tornerà mai quella del 2019. Per tutti i sorteggi vi rimando ai due link seguenti
Andrea Vavassori ha appena iniziato. Non sono ancora sul campo. È sotto 3-0. Mi avvicino al campo 13 (dall’Orangerie, dove si è svolto il sorteggio, sino al campo di ‘Wave’, ci vogliono 7/8 minuti) e Andrea ha recuperato il break. Dopo i primi 5 game entro sugli spalti e mi siede in prima fila all’altezza degli asciugamani dei giocatori. Sono nel ‘lato’ di Alejandro Tabilo (uno che al primo turno ha vinto un match incredibile con Luchino Nardi, mannaggia!), dove ci sono i suoi allenatori. Ecco, Andrea gioca forse uno dei 3 migliori match che gli ho visto fare dal vivo. Servizio devastante, risposte solide (anche da sinistra sul servizio slice a uscire mancino del cileno), dritto sempre in spinta, potente e bello carico sul rovescio di Tabilo, qualche discesa a rete, difese strenue quando serviva. Tennista ormai di livello molto il buon ‘Wave’. Stupendo l’abbraccio con i genitori (a proposito: Davide, il papà, è davvero un allenatore coi fiocchi; molto
sottovalutato) a fine match. Per mamma Dorina questo era il primo grande torneo visto dal vivo. Un motivo in più festeggiare ed emozionarsi. Anche per ‘Wave’ è main draw! Ora aspetteremo domani per Flavietto Cobolli, che sarà impegnato in una corrida contro Lokoli (uno che si porta il tifo da Bastia. E a Bastia il tifo è sempre da stadio. Sempre).
Il pezzo per il Corriere dello Sport oggi lo scrivo da casa, visto che è presto. Torno, scrivo e poi mangio al ristorante thai sotto casa. Alle 21 sono a casa, e il cielo è sempre meraviglioso.