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Sveglia presto, ore 6.30. Non volontaria, ahimรจ, ma non riesco piรน ad addormentarmi. La spesa perรฒ dร i suoi frutti. La seconda mattinata parigina inizia nel migliore dei modi con una vera colazione: succo di pompelmo rosa, due fette di pane con un paio di fette di petto di pollo e formaggio di capra; e cappuccino a chiosa. Prima di uscire video chiamata con il piccolo Theo, che la settimana prossima arriverร a Parigi, e si parte in direzione Roland Garros. Ieri vi era praticamente obbligo di t-shirt e crema solare, oggi giacca e cappuccio (la sciarpa non lโho portata, ma sarebbe stata utile). Sottolineatura importante anche per le condizioni di gioco, che saranno leggermente meno rapide.
Alle 10 giocano quattro italiani in contemporanea. Non riesco a seguire Stefanini e Passaro, purtroppo entrambi sconfitti. Francesco inizia bene, come spesso gli accade in questo periodo, per poi calare alla distanza. La scelta ricade su Bellucci e Cobolli, anche perchรฉ i campi 6 e 8 sono attaccati e, da una determinata posizione tattica, posso vederli entrambi. Inizialmente mi siedo accanto a Fabio Chiappini, coach di Bellucci. Lโavversario รจ probabilmente il peggiore possibile: Yannick Hanfmann (semifinale a Houston, terzo turno a Madrid e quarti di finale a Roma). Mattia parte bene in entrambi i set, andando avanti di un break, ma finisce per uscire sconfitto 7-6(3) 6-4 dopo una prova comunque convincente. Ho visto parecchie โbellucciateโ, come le chiama Chiappini, ovvero colpi impossibili o quasi giocati di puro talento (un passante di rovescio senza senso, una smorzata di rovescio incrociata giocando dal centro e qualche altra magia). Mattia non รจ in fiducia in questo periodo, e lo si nota nei momenti importanti, ma il talento cโรจ e con il lavoro verrร fuori da questa situazione. Oltre alla fiducia, ovviamente, manca abitudine a giocare con tennisti che regalano poco; e che se regalano lo fanno una o due volte al massimo. Da sottolineare la presenza, accanto a Chiappini, di Alessandro Petrone (coach di Arnaldi). Abbiamo spesso parlato di quanto sia importante la sinergia tra i vari team dei giocatori italiani e, per fortuna, ne vediamo prove in ogni angolo del Roland Garros.
Sul campo 6 Flavio Cobolli gioca la solita battaglia. Lโavversario รจ il ventunenne francese Mathys Erhard (WC), che sorretto dal pubblico entra sempre piรน nel match sino a impensierire realmente โCoboโ, che chiuderร solamente 6-4 3-6 6-4. Flavio guazza nella bolgia, che sia a favore (come al Garden o al Foro Italico) o contro. Si carica, lotta, vince un match divenuto piรน difficile del previsto. Qui di seguito le parole che ho scambiato con il papร -allenatore Stefano Cobolli nel post partita:
ASCOLTA STEFANO COBOLLI
Mangio velocemente una cosa al ristorante della stampa e mi reco a dare unโocchiata a Franco Agamenone, che lo scorso anno entrรฒ come lucky loser. La prima scelta era Andrea Pellegrino, che perรฒ appare dolorante sin dai primi colpi e si ritira dopo un set. Di certo la giornata molto fredda non ha giovato alla condizione non perfetta del pugliese. Purtroppo รจ difficoltร anche Agamenone, da 5-2 e servizio contro Diaz Acosta si ritrova a perdere 7-5 6-3. Un gran peccato. Le cose non migliorano spostandomi sul campo 12, dove Francesco Maestrelli fa tanta fatica a tenere la battuta contro il bulgaro Andreev. Il โdrago di Pisaโ vive momenti di grande tennis accompagnati perรฒ da attimi di smarrimento ed errori gratuiti in serie. Coach Gabrio Castrichella prova a sostenerlo in ogni frangente, ma arriva la sconfitta 6-3 6-4. A inizio secondo set Maestrelli era partito davvero bene, salendo 3-0, ma la continuitร allโinterno del match รจ mancata totalmente. Lโimpressione รจ che forse lo scorso anno sia arrivato troppo in alto troppo presto e che abbia invece ancora bisogna di diventare un tennista da challenger (nel senso positivo del termine) prima di tentare il salto ATP. Cosa significa? Saper alzare il livello nel momento giusto, vincere partite anche in maniera sporca, sbagliare poco e far sbagliare lโaltro; il tutto cercando di accettare gli errori. La strada รจ lunga ma il talento cโรจ.
Pausa in sala stampa a ricaricare telefono e pc. Tra un po’, oltre al grande Riccardo Bonadio e al suo poetico rovescio, sarร il turno della famiglia Brancaccio (Raul e Nuria).
ร il momento di Riccardo Bonadio, che sul campo 3 รจ pronto a sfidare James Duckworth, ex n.46 ATP, tra le prime teste di serie delle qualificazioni ma non esattamente un โterraioloโ. Arrivando al campo incontro i raccattapalle che si scaldano. A Parigi รจ una consuetudine. Sono bravissimi, velocissimi, ‘issimi’ in tutto.
Bonadio parte bene e si porta in circa unโora sul punteggio di 6-3 3-2 e servizio. Il rovescio di Riccardo va che รจ una meraviglia e il pubblico si diverte. Lโaustraliano, tennista dโesperienza, cambia tattica: serve in maniera piรน incisiva, si butta a rete e, soprattutto, regala sempre meno. La sensazione รจ che Bonadio da fondo sia piรน solido, sale 5-4 e serve per il match. Ma arriva il break. Duckworth sale 6-5 e si procura un set point, ma il dritto di โBonnyโ non perdona. Il tiebreak certifica la nuova consapevolezza del friulano: 6-1 in un amen e chiusura 7-2. Accanto a me un timido tifoso dellโaustraliano esce deluso, mentre un appassionato italiano cercava di spiegare, in spagnolo, cosa fosse un tiebreak alla fidanzata sudamericana. Lโurlo di Riccardo Bonadio racchiude tutto: tensione per un match che si stava complicando, la gioia, i recenti match ben giocati ma persi.
ASCOLTA RICCARDO BONADIO
Il programma azzurro viene chiuso dai fratelli Brancaccio: Raul e Nuria giocano clamorosamente in contemporanea. Raul non arriva da un momento di fiducia (per usare un eufemismo) e lโaltro giorno mi ha salutato con un eloquente โvado a picco come il Milanโ (รจ un grande tifoso rossonero). In realtร non gioca male contro Berankis, ma nel terzo set il lituano scappa via troppo presto e troppo velocemente. Nuria gioca una bella partita contro Katie Boulter che, nel terzo set, viene decisa da pochissimi punti che consentono alla britannica di chiudere 6-2 4-6 6-4. Sul 4-4 la campana ha avuto qualche mezza chance, mentre sul 4-5 40-15 una palla corta
potenzialmente vincente si รจ fermata in rete. A seguire il match con coach Cacace anche Tathiana Garbin, capitano di BJK Cup. Nuria ha bisogno di giocare match di questo livello per abituarsi e, poi, pian piano iniziare a vincerli (come accaduto contro la Grabher al Foro Italico).
Bilancio decisamente agrodolce (piรน agro che dolce) questโoggi: 2 vittorie e 8 sconfitte. Molti match erano contro pronostico, ma ci si poteva aspettare qualcosa in piรน. Domani tornano tutti in campo (Zeppieri, Gigante, Vavassori, Bonadio e Cobolli) inseguendo un posto allโultimo turno di qualificazione. Io torno verso lโappartamento, prendo la metro. Alle 20.40 cammino verso casa e il cielo รจ ancora azzurro, con il sole (finalmente, la giornata รจ stata parecchio grigia) a illuminare la strada. La luce รจ bellissima. Che sia di buon auspicio per la giornata di domani, sportiva e non.
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