“Il 2021 per gli US Open, anche se al di fuori degli Slam, il 2023 è stato l’anno migliore, tanti risultati incredibili. Roma, 5 finali di fila e un titolo. Penso che se torno mentalmente al 2019 o al 2020, non ricordo nemmeno le vittorie o i titoli. Ovviamente è stato fantastico, ma ora siamo nel presente. Per me ogni anno è in qualche modo speciale. Ricordo anche i primi anni, i Futures e i Challengers. Anche quest’anno sarà speciale anche se non ho vinto nessun titolo. Ci sono stati molti momenti belli e anche molti brutti. Sarà un anno speciale, ma non brutto. Molto probabilmente chiuderò l’anno da numero 4 al mondo. Penso che sia molto buono anche se ne vuoi sempre di più”. Intervistato dai russi di Mas, come riporta Puntodebreak, Daniil Medvedev ha parlato di diversi aspetti molto interessanti dell’essere un tennista di alto livello e dopo aver fatto il bilancio della stagione che volge al termine si è soffermato su una riflessione legata al suo idolo: “La gente mi chiede sempre se ho mai avuto un idolo. Mi sono piaciuti molti giocatori, ma un idolo… Non proprio. Io sono Daniil Medvedev. Non importa se diventerò uno dei primi dieci giocatori di sempre no, ma in un certo senso sono sempre Daniil Medvedev, sto vivendo questa vita, perché idolatrare qualcun altro? Sono il mio idolo”.