“Dura da mandare giù. Spero che non sia nulla di grave”. Lo ha detto Lorenzo Musetti dopo la sconfitta contro Miomir Kecmanovic e l’infortunio accusato nel primo singolare della semifinale di Coppa Davis tra Italia e Serbia. L’azzurro si aggiudica il primo set, poi la luce si spegne sul 2-2 del secondo e da quel momento per il serbo la strada si mette in discesa fino al 6-7(9) 6-2 6-1 finale. “Ho sentito dolore all’inizio del terzo set, sentivo fatica nell’andare in alto al servizio – spiega Musetti -. Ho cominciato ad avvertire i primi sintomi, una puntina dietro al bicipite femorale, quasi sotto al gluteo. Era molto scomodo giocare con questo pensiero e questa condizione fisica, contro un avversario che mi ha lasciato veramente poco”, ha detto.
Poi l’analisi: “I primi due set sono stati giocati da entrambi. Lui ha iniziato molto forte, nello scambio mi metteva molta pressione. Io ho carburato più lentamente, ho chiuso benissimo il primo set, ho vinto il tie-break al pelo ma giocato da tutti e due molto bene. Peccato per il secondo set, perché ho avuto delle chances in risposta sul 2-2 15-30, non sono riuscito a sfruttarle e andare a palla break”. C’è spazio anche per un bilancio della stagione: “Prima di Monte Carlo il mio miglior risultato erano i quarti a Buenos Aires, che equivale ad aver vinto una partita – ha detto -. Mi sono rilanciato a Monte-Carlo, ho battuto Djokovic. Ho fatto bene la stagione sulla terra e sull’erba. In America non è andata bene, soprattutto lo US Open che mi ha fatto sterzare in negativo la stagione, a parte la semifinale a Chengdu e una bella vittoria su Khachanov a Pechino. Ho comunque fatto tante esperienze che mi han cambiato tanto, nel 2024 ce ne saranno altre. Non vedo l’ora di ripartire”.