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Filippo Volandri è il nuovo capitano di Davis del gruppo italiano, subentrato alla conduzione di Corrado Barazzutti. L’ex tennista proverà a offrire la propria esperienza ai protagonisti azzurri, tra i quali figurano potenziali dominatori degli anni a venire. Volandri è stato numero uno d’Italia da maggio 2003 a settembre 2007, raggiungendo particolare notorietà per il successo ai danni di Roger Federer, a Roma. L’avventura di Volandri a Roma, nel 2007, dopo aver sconfitto l’allora numero 1 del mondo elvetico, si chiuse con un’eliminazione in semifinale, seppur sia nella memoria di tutti l’incredibile impresa.
Il livornese ha conquistato 12 Challenger in carriera, tra i quali 10 in territorio italiano: Biella, Cagliari, Biella, Trani, Cordenons, Roma, Roma, Orbetello, Milano, Orbetello. I sigilli di Volandri per quanto concerne il circuito maggiore sono stati marchiati a Sankt Polten e Palermo, rispettivamente nel 2004 e nel 2006, superando in finale Xavier Malisse e Nicolas Lapentti. Da segnalare inoltre le 10 sconfitte in finali ATP, la più dolorosa delle quali a Umago, nel 2003, per mano dell’iberico Carlos Moyá (4-6, 6-3, 5-7).
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Volandri è riuscito a dir la sua anche in doppio, come dimostra la conquista dell’ATP 500 di Acapulco, al fianco del connazionale Potito Starace. In un atto finale senza storia, i due italiani hanno superato la concorrenza dei cechi Cermak/Friedl (7-6, 6-2). Tra i successi del tennista toscano, vi è inoltre l’ITF di Sassari del 1999, ottenuto battendo Kris Goossens in finale.
Il punto di forza di Volandri è stato il rovescio, giocato a una mano e con il quale era capace di disegnare traiettorie devastanti per qualsivoglia avversario. Il proverbiale tallone d’Achille, invece, è sempre stato il servizio, spesso impreciso e fonte di pochi punti diretti. Volandri non poteva che essere quindi un lottatore straordinario, come ha dimostrato nel corso della sua lunga carriera, contraddistinto da tenacia e voglia di elevarsi aldilà dei propri limiti. Questo è proprio ciò che Volandri proverà a trasmettere ai tennisti italiani in Davis, imparare a sognare in grande.
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