L’Italia sfida l’India nelle qualificazioni al World Group di Coppa Davis 2019. Una sfida da non sottovalutare, vista e considerata la superficie in cui si giocherà la contesa di Calcutta in programma l’1 e il 2 febbraio. “L’erba è una superficie non molto usata nel circuito – spiega Corrado Barazzutti in conferenza stampa – ci si gioca al massimo quattro settimane l’anno. Comunque noi possiamo contare su giocatori che ben si adattano ai prati, siamo ben attrezzati. Del resto sono abituati a misurarsi su tutte le superfici, dalla terra al cemento e all’erba. E questo è un vantaggio, sono tranquillo. Oggi abbiamo provato il centrale che è completamente diverso dai campi attigui sui quali ci siamo allenati nei giorni scorsi. E’ più veloce e la pallina rimbalza bassa. E’ il classico campo in erba molto rapido“.
Parola anche a Marco Cecchinato, il quale ha dichiarato che l’erba non mette una pressione maggiore: “Essere qui è una bellissima sensazione. Oltre tutto una trasferta in una città complessa come Calcutta ti fa riflettere, ti fa capire tante cose osservando come vivono. Qui c’è una grande povertà. Ed è un onore essere il numero uno di una squadra molto forte e competitiva. Certo i campi in erba non sono facili da gestire. La superficie scelta dai nostri avversari non ci aiuta perché non siamo tanto abituati a giocare sull’erba, ma ci stiamo allenando e adattando. Seppi tra di noi è sicuramente il più forte su questi campi. Per venerdì saremo pronti”.
Nel team azzurro presente anche Thomas Fabbiano, proveniente da un ottimo Australian Open: “Ho fatto parte della squadra nella trasferta in Giappone di un anno fa, siamo un’ottima squadra e c’è un bellissimo ambiente. Siamo pronti ad affrontare questa sfida con l’obiettivo di qualificarci alle finali di Madrid in questa Davis dalla nuova formula. Sono a disposizione del capitano. Ho iniziato bene il 2019 con il terzo turno ai recenti Australian Open e l’erba è una superficie che mi è sempre piaciuta“.