Rafael Nadal si arrende a Botic Van de Zandschulp in due set nel quale è emersa la differenza di condizione e di brillantezza atletica e per la leggenda maiorchina potrebbe davvero essere arrivato l’ultimo match della carriera. Non lo sapremo subito, visto che c’è Alcaraz contro Griekspoor per evitare il tracollo della Spagna nei quarti di finale delle Finals di Coppa Davis 2024, quindi eventualmente il doppio in cui potrebbe trovare spazio lo stesso già 22 volte vincitore di uno Slam, e comunque in caso di semifinale Nadal potrebbe essere nuovamente schierato. A ogni modo, contro il numero 80 al mondo olandese arriva un ko per 6-4 6-4 che fa male, soltanto a tratti si è visto qualcosa del Rafa migliore, per il resto il gioco è stato in mano a Van de Zandschulp che ha così regalato il primo punto all’Olanda sulla Spagna a Malaga.
Nel primo set subito alcune difficoltà nei propri turni di battuta per sua maestà Rafa, chiamato a rappresentare la Spagna nonostante i mesi di inattività per una doverosa chiusura di carriera. Finisce per due volte sotto 15-30, ma tiene botta e non concede palle break, viceversa in due occasioni trascina Van de Zandschulp ai vantaggi, nel primo caso però per gli incredibili tre doppi falli consecutivi dell’olandese. Che, però, sembra essere quello maggiormente in controllo delle operazioni, e lo dimostra nel nono gioco, quando si porta sul 15-40 e passa alla seconda opportunità di break. Tenendo la battuta a quindici nel decimo game, poi, vince il primo set dopo tre quarti d’ora e ammutolisce il pubblico di Malaga, in visibilio a ogni punto sopra la media del beniamino maiorchino. Troppo poco però per scalfire un tennista solido come il numero due d’Olanda per Rafa, che nel secondo set apre anche male finendo sotto 0-30 nel primo game, subendo immediatamente il break che consente all’olandese di gestire al meglio questo parziale. Tanta concentrazione nei turni di battuta, poi un altro calvario per Nadal che però stavolta rimonta e tiene il servizio per l’1-2 con cui si dà speranza, ma è solo un fuoco fatuo e le difficoltà tornano puntuali, sopratutto negli spostamenti e negli scambi prolungati e dal fondo. Qualche lampo non basta e c’è poca velocità nei tentativi di vincenti, questo consente a Van de Zandschulp di imperversare andandosi a prendere il doppio break con un quinto game straordinario. Poi, però, ecco il braccino corto e i soliti problemi di tenuta mentale per l’olandese: ha la palla del 5-1 e non la sfrutta subendo il controbreak, ha anche la palla del 5-2 in risposta ma anche questa volta Nadal sistema le cose e si riavvicina in modo preoccupante per l’Olanda sul 4-3. Poi, l’emozione lascia spazio alla consapevolezza e con due turni di battuta comunque claudicanti il numero 80 al mondo ha la meglio dell’ex numero 1.