L’Unipol Arena di Casalecchio di Reno è pronta ad accogliere l’Italia campione in carica, che torna in campo per iniziare la sua difesa della Coppa Davis conquistata dieci mesi fa a Malaga. Il primo step passa dal girone che vedrà la Nazionale di Filippo Volandri protagonista da martedì fino a domenica davanti al pubblico di casa contro Brasile, Belgio e Olanda. Sono due le squadre per ogni raggruppamento a qualificarsi per le Finals di fine anno, ma l’obiettivo non può che essere rappresentato dalla prima posizione. Poco importa che non ci sia il numero 1 al mondo e campione di due Slam Jannik Sinner o il n°2 d’Italia, top-20 del ranking e recente bronzo olimpico Lorenzo Musetti. Il movimento tennistico italiano in campo maschile ad oggi è in grado di schierare anche due o tre squadre assolutamente competitive.
E così torna Matteo Berrettini, che negli ultimi anni la Davis ha dovuto guardarla da tifoso o giocarla in condizioni precarie come accaduto nella semifinale del 2022. Il romano ora sta bene, ha vissuto un’estate ricca di successi e in questo finale di stagione proverà a riprendersi la top-30. Nel frattempo, torna a indossare la maglia azzurra e presumibilmente sarà uno dei due singolaristi schierati dal capitano nella sfida odierna contro il Brasile. A giocarsi l’altro posto, teoricamente, Matteo Arnaldi e Flavio Cobolli. Il sanremese è diventato ormai un punto quasi fermo di questa squadra dopo aver debuttato un anno fa ed essere stato tra i protagonisti anche della finale vinta e questa è la ragione per cui Volandri potrebbe mandarlo in campo in questa prima giornata. Esordio assoluto e meritato, invece, per il classe ’02 romano. Due giocatori che hanno vissuto due stagioni diverse, ma entrambe positive a loro modo: quella di Flavio ha avuto più risultato, dato che ha iniziato il 2024 fuori dai 100 e un risultato dopo l’altro ora è in top-30. Ma anche Matteo è riuscito nel compito assolutamente non facile di confermarsi ad alti livelli dopo gli exploit dello scorso anno. E si sa, a volte la conferma è anche più difficile da ottenere.
Sarà chiamato a una scelta anche il capitano del Brasile Jaime Oncins. Manca Thiago Seyboth Wild, così dietro il numero uno Thiago Monteiro si scalda il giovane fenomeno Joao Fonseca. Classe ’06, il talentuoso verdeoro è fresco di best ranking alla posizione n°158 del mondo fruttodi nove mesi di stagione in cui si è distinto a livello challenger e ha colto i primi piazzamenti anche nel circuito maggiore, con due quarti di final a Bucharest e soprattutto nel ‘500’ casalingo di Rio de Janeiro. Vedremo se la sceltà cadrà sul 18enne, che senz’altro rappresenta l’incognita più grande a livello di avversari, o se Oncinas finirà per affidarsi al veterano Meligeni Alves, discreto giocatore che da anni frequenta il circuito challenger. In ogni caso, sia lui che Monteiro, quest’ultimo reduce da una sconfitta contro Passaro sulla terra rossa di Genova, sul veloce indoor di Bologna non sembrano avere le armi per poter contrastare i nostri giocatori.
In ogni caso, l’Italia potrà contare anche su una delle coppie di doppisti più affidabili al mondo, in caso di necessità dopo i due singolari. Simone Bolelli e Andrea Vavassori, dopo una prima parte di stagione ricca di successi sono leggermente calati in quanto a prestazioni e risultati nell’ultimo periodo, ma restano la quarta coppia della ‘Race’ di doppio. In più, il piemontese non potrebbe arrivare più carico e in fiducia dopo aver conquistato il suo primo Slam a New York in coppia con Sara Errani nel misto. Anche i brasiliani portano due doppisti di buon livello, Rafael Matos e Marcelo Melo, che però non fanno coppia sul circuito ed è un fattore non di poca importanza quando di fronte ti ritrovi invece un duo che si allena e gioca insieme sostanzialmente tutti i giorni dell’anno.