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Dopo la sconfitta nei quarti di finale contro la Croazia in Coppa Davis 2021, i protagonisti dell’Italia sono intervenuti in conferenza stampa. Il primo a parlare è stato il capitano Filippo Volandri: “Sono molto orgoglioso dei miei giocatori, hanno dato tutto ciò che avevano. Volevamo vincere, ma nel complesso abbiamo vissuto una settimana fantastica, nonostante le diverse emergenze. Abbiamo fatto del nostro meglio, nessun rimpianto“.
“Tutte le squadre che abbiamo affrontato hanno un doppio fortissimo, perciò abbiamo tentato di portare a casa entrambi i singolari per cercare di essere più tranquilli. Sonego ha sentito più tensione del solito – ha spiegato Volandri -, è riuscito a liberarsi solamente nel secondo set. In Coppa Davis succede, paradossalmente la sua miglior partita resta quella con Opelka, che sulla carta era la più complicata. Oggi ha dovuto combattere con tante emozioni, gli dobbiamo la grandissima reazione nel secondo set dopo un’ora e dieci, ma è andata così“.
Il capitano degli azzurri ha poi spiegato la sua scelta di schierare il torinese in singolare: “Sonego ha giocato benissimo l’ultima parte della stagione, a Vienna così come a Bercy. Anche nella partita con Mejìa aveva gestito male qualche emozione nel primo set, giocando come sa fare negli altri set. Non ho avuto nessun dubbio. Dà sempre il 110%, è andata così. Alla mia prima esperienza da capitano posso essere orgoglioso. Abbiamo messo un primo mattoncino per qualcosa che costruiremo nel tempo, che mi auguro sia importante. La squadra è giovane, sono molto contento di tutto quello che è successo“. Infine, sulla possibilità che la manifestazione si trasferisca ad Abu Dhabi: “Bisogna capire come funzionerà , a noi piace giocare in casa, e in generale nelle nazioni d’appartenenza. La proposta di Nole di scegliere sei sedi differenti è piuttosto interessante, ma ciò va al di là delle mie riflessioni“.
A prendere la parola è stato poi Jannik Sinner: “Sono felice di far parte del team, abbiamo dato il 100%. Sono cresciuto molto, non vedo l’ora di giocare la Coppa Davis in futuro. Ho imparato tante cose, già dalle Finals quando ho giocato qua a Torino. E’ totalmente diverso, non giochi per te stesso ma per tutto il team. E’ una sensazione un po’ diversa, c’è più responsabilità perché rappresenti tutta la nazione e questo ti fa crescere. Il doppio lo devo ancora imparare, Fabio ha molta esperienza e mi ha dato tanto, così come Simone. Filippo ha fatto un gran lavoro, non è facile essere capitano per la prima volta, ci ha lasciato molto liberi. Vinciamo come squadra e perdiamo come squadra“. L’altoatesino ha poi parlato del suo futuro: “Adesso mi prendo qualche giorno di riposo, visto che non mi fermo da Sofia. L’anno prossimo inizio dall’Atp Cup, mi sono appena iscritto, poi si vedrà “.
Infine è stato il turno di Fabio Fognini, che non ha nascosto le sue emozioni sulla scomparsa del dottor Pier Francesco Parra, facendo eco a quanto detto da Sinner (“Lo conoscevamo bene, era coraggioso e ci dava forza“): “Un momento difficile, sono molto triste“. Sui programmi futuri, invece, il ligure non si è sbilanciato: “Dovrò un attimo riflettere, l’inizio anno è sempre il periodo più duro. Sono reduce da un periodo piuttosto intenso, come sapete (nascita di Flamina, la sua terza figlia, ndr). Non nego che sto facendo sempre più fatica a viaggiare nel circuito, cercherò di giocare più settimane consecutivamente. Inizierò in Australia, ma ancora non so dove“.
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