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La sfida fra Italia e Stati Uniti valida per la Coppa Davis 2019 non ha presentato ancora gioie per il popolo italiano, il quale ha dovuto constatare in successo di Taylor Fritz, vittorioso per 5-7, 7-6(5), 6-2 sull’italiano Matteo Berrettini. L’incontro è stato caratterizzato da grande intensità e l’effettivo statunitense ha avuto la meglio grazie a maggiore lucidità nei momenti delicati dello stesso, decretando praticamente l’eliminazione dell’Italia a meno di un miracolo cileno contro la Germania.
Il primo set inizia con inconsuete difficoltà al servizio per entrambi i giocatori: Fritz soffre, nel primo game, le risposte profonde e ragionate di Berrettini, mentre quest’ultimo palesa problematiche con la seconda di servizio, seppure entrambi riescono ad uscirne indenni grazie alla velocità di palla che li contraddistingue. L’americano trova parecchi vincenti con colpi piatti ed angolati, che creano non pochi grattacapi all’avversario, mentre l’azzurro mette alle corde il proprio opponente mediante giocate tatticamente ineccepibili, spesso sfoderando slices insidiosi che inducono l’americano a svariati errori, sino al 2-2. Nel corso del quinto game Berrettini conquista due ghiotte chances di break sul 15-40, prevalendo con il dritto da fondo campo, per poi peccare di frenesia e fallire il sorpasso. Entrambi i giocatori mantengono con grande diligenza i rispettivi turni di battuta sino al 5-5. Nell’undicesimo game il talento romano risponde con personalità alle prime di Frtiz e riesce procurarsi nuovamente una palla break sul 30-40: questa volta Berrettini concretizza l’occasione capitatagli e stacca l’opponente sul 6-5, forzando sul dritto americano sino all’errore avversario. Il dodicesimo game è un pura formalità per l’azzurro, che chiude a 15 con un dritto inside-in devastante per il 7-5 che vale il parziale primordiale.
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Il secondo set parte bene al servizio da ambedue le parti, con Fritz che fa affidamento ai punti diretti con la prima in campo, e Berrettini che conta sullo schema, ricorrente nel suo repertorio di colpi, di servizio/dritto, sino al 3-3. Nel corso del settimo gioco il tennista romano ottiene una possibilità di break sul 30-40, ma lo statunitense riesce a vanificarla grazie all’efficacia, sempre confermata, del suo servizio al centro, per poi mantenere il servizio e avanzare sul 4-3. Sia Fritz che Berrettini proseguono il loro percorso senza concedere opportunità rilevanti e tenendo con relativa tranquillità i turni di battuta, fino al 6-6. Il tie-break inizia come meglio non potrebbe per l’americano, il quale può beneficiare subito di un mini-break scaturito da un grave errore nei pressi della rete di Berrettini per il 2-0 in suo favore, poi velocemente trasformato in 4-1 dal bombardiere statunitense. Successivamente l’azzurro reagisce con grande personalità e torna a far paura all’avversario sul 5-5, sbagliando però un dritto fondamentale da fondo campo che vale il 6-5 americano, che si tramuta poi in un 7-5 doloroso per la selezione nostrana.
L’inizio di terzo set è potenzialmente traumatico per Berrettini, che si trova ad affrontare due palle break sul 15-40 nel corso del primo game, prontamente neutralizzate dall’asse servizio/dritto. Nel game successivo l’azzurro va sopra 0-30 pericolosamente, ma Fritz attua una rimonta importante che gli permette di agganciare l’avversario sull’1-1. Fra il terzo ed il quinto game Berrettini crolla sotto i colpi dell’avversario, che risponde con continuità ai servizi dell’italiano e lo costringe a giocate alternative e forzate, che ne caratterizzano il rapido declino: dopo 30′ è netto i 5-1 statunitense. Fritz chiude successivamente a 15 facendo valere la sua prima devastante, per il pesante 6-2 conclusivo, che non rende onore alla prestazione dell’italiano.
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