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Cresce l’attesa per la finale di Coppa Davis 2018, che vedrà affrontarsi Francia e Croazia a partire da venerdì 23 novembre. Lo stadio Pierre Mauroy di Lille è pronto ad ospitare per la terza volta negli ultimi 5 anni l’atto conclusivo dell’ultima edizione di Coppa Davis prima del cambio di format che tanto ha fatto discutere e tanto farà parlare anche in futuro. Esaminiamo nel dettaglio il percorso delle due nazionali, i protagonisti ed i precedenti di questa sfida che altro non è che il remake della finale dei Mondiali di Calcio 2018. In quel caso la Francia vinse per 4 a 2 ed era ampiamente favorita in partenza, qui le cose sono ben diverse perché il pronostico non sembra pendere così nettamente da nessuna delle due parti.
IL PERCORSO DI FRANCIA E CROAZIA SINO ALLA FINALE
La Francia ha sconfitto in ottavi di finale l’Olanda con il punteggio di 3 a 1 ed ai quarti di finale ha superato a Genova l’Italia con lo stesso risultato. Da ricordare in quell’occasione le splendide prove di Lucas Pouille contro Seppi e contro Fognini, nonostante il tennista di Arma di Taggia sia uscito dal campo con più di qualche rimpianto. In semifinale la gara più difficile, con la Spagna, seppur priva di Rafa Nadal. Anche in questo caso il mattatore è il numero 32 delle classifiche Lucas Pouille con una vittoria mozzafiato ai danni dello spagnolo Roberto Bautista-Agut al quinto e decisivo set.
La Croazia si è resa protagonista di un percorso praticamente identico a livello di risultati a quello della nazionale capitanata da Yannick Noah. Infatti ha sconfitto in serie Canada e Kazakistan per 3 a 1 ed in semifinale ha superato con più di un brivido gli Stati Uniti, privi di John Isner. L’orribile prestazione di Marin Cilic contro Sam Querrey ha rimandato tutto al quinto e decisivo incontro, che ha visto Coric e Tiafoe darsi battaglia per cinque laboriosi set. Il tennista di Zagabria ha dovuto combattere contro se stesso e contro un Tiafoe in giornata di grazia prima di consegnare la finale ai ragazzi di Zeljko Krajan.
I PROTAGONISTI
Yannick Noah deve rinunciare a Richard Gasquet, l’unico grande assente al Pierre Mauroy di Lille. Può però contare su Lucas Pouille, che ha disputato una stagione tutt’altro che memorabile, ma può considerarsi a tutti gli effetti “animale da Davis”. Il ragazzo di Grande-Synthe si trasforma quando si tratta di portare in alto i colori della sua Francia: contro Fognini ha dato il meglio di sè nei momenti clou del match, contro Bautista-Agut stesso copione e lo spagnolo non è propriamente facile da sconfiggere quando la partita va per le lunghe. Accanto a Lucas c’è Jeremy Chardy, che non è Gasquet, intendiamoci, ma sul rosso può dire la sua. Herbert e Mahut devono smaltire al più presto la delusione della finale persa in maniera rocambolesca contro gli Sock e Bryan a Londra e calarsi di fretta nel palcoscenico Davis, senza paure e cercando di patire il meno possibile il repentino cambio di superficie. Infine c’è Tsonga, la vera grande incognita di questa finale. E sì, perché Jo in teoria sarebbe il secondo singolarista a disposizione di Noah, ma l’ex top ten ha vinto soltanto una partita dal ritorno in campo. Troppo poco forse per convincere Yannick a schierarlo, ma mai dire mai. Tutti noi conosciamo fin troppo bene il potenziale del tennista che esattamente 10 anni fa esplose a Melbourne.
Per quanto riguarda la Croazia, Krajan schiera Cilic e Coric come singolaristi. Il primo ha iniziato molto bene la stagione con la finale in Australia, ma nel finale di annata i risultati del ragazzone di Medjugorie hanno lasciato un po’ a desiderare. Alle Finals le sue condizioni non son sembrate ottime, ma c’è da dire anche che ha perso contro i due finalisti Zverev e Djokovic. La terra non è la sua superficie prediletta, ma Marin ha fatto enormi progressi anche sul rosso negli ultimi anni. Attenzione alle partite lottate: Cilic non si esalta propriamente nella battaglia ed un’ulteriore prova è la partita persa da 2 set a 0 contro Del Potro nella finale di due anni fa. Borna ha chiuso bene la stagione con la finale a Shanghai e sulla terra si trova a suo agio, basando il suo gioco sugli scambi lunghi da fondo campo. Il classe ’96 nella lotta solitamente si esalta, ma in Davis molte certezze vengon meno: lo sa bene il croato quando contro Tiafoe ha perso un set che conduceva per 5 giochi a 1. Dodig e Pavic sono una sicurezza in doppio e forse sono anche favoriti sui francesi data la superficie. Ovviamente il fattore campo giocherà la sua parte: in Davis conta moltissimo. Il quinto convocato è Skugor, che a meno di infortuni non dovrebbe esser protagonista.
I PRECEDENTI TRA FRANCIA E CROAZIA
Francia e Croazia si son affrontate soltanto due volte ed in entrambi i casi a prevalere è stata la squadra di casa. Nel 2004 trionfò la Francia con il punteggio di 4-1 agli ottavi di finale, nel 2016 ci fu il sofferto successodella Croazia a Zara per 3-2 in semifinale. Si arrese poi all’Argentina nella sua seconda finaledi Davis dopo quella del 2005, che era culminata con l’una storica vittoria. Eroici in quell’occasione furono Hrbaty e Mario Ancic. Ben più ricco l’albo d’oro dei francesi: 10 titoli, l’ultimo nel 2017, e 8 finali perse, l’ultima nel 2015 contro la Svizzera di Roger Federer.
IL PRONOSTICO
Difficile dire chi sia favorito al Pierre Mauroy di Lille. L’impressione è che tecnicamente siano avanti i croati, ma in Davis questo conta relativamente. Lo stadio a favore può rivelarsi determinante come potrebbe esserlo Pouille, che quando indossa la maglia azzurra non sbaglia un colpo quest’anno. Il campo ci dirà chi si aggiudicherà la famosa “insalatiera” e come sempre quando si parla di Coppa Davis non mancheranno i colpi di scena.