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Il Kazakistan di capitan Dias Doskarayev cerca di riscrivere la storia della Coppa Davis. Per la repubblica ex-sovietica si tratta della quinta partecipazione ai quarti di finale della manifestazione, ma non ha mai centrato le semifinali. A mettere i bastoni tra le ruote ai kazaki ci sarà la Croazia capitanata  da Zeljko Krajan, una nazionale molto più quotata, con esperienza e tradizione in questa competizione. I croati hanno disputato due finali vincendo nel 2005 e perdendo nel 2016 in casa contro l’Argentina al termine di un match combattutissimo.
Si tratta del primo confronto tra le due nazionali. Il fattore casa sarà a favore dei croati che potranno giocare sulla terra indoor della Varazdin Arena. Anche se nel recente passato non ha detto molto bene alla nazionale di Cilic visto che in casa si è aggiudicata soltanto due degli ultimi sette incontri. In questa occasione però, casa o trasferta che sia, la nazionale croata parte nettamente favorita.
I croati al primo turno hanno eliminato il Canada permettendosi il lusso di far giocare soltanto il doppio al loro giocatore migliore che è Marin Cilic. L’altro grande trascinatore sarà Borna Coric, un giovane in continua crescita che è destinato a grandi palcoscenici. A completare la rosa ci sarà Dodig, ottimo jolly sia per il singolare ma soprattutto per il doppio, disciplina in cui si è specializzato negli ultimi anni di carriera, ma anche Galovic e Mektic, destinati con ogni probabilità a giocare solo in caso di risultato acquisito.
Si prospettano pochissime chance per il Kazakistan che si affida a Kukushkin, unico top 100 della squadra. Completeranno la rosa Popko, Nedovyesov, Khabibulin e Yevseyev, tutti grandi protagonisti della vittoria a sorpresa contro la Svizzera al primo turno. Una vittoria da prendere con le molle visto che si trattava di una nazionale elvetica senza Federer e Wawrinka, ma comunque un risultato che ha fatto morale per i kazaki evidentemente non abituati a questo tipo di competizione. Contro questa Croazia però il risultato pare tutto a favore della squadra di casa.