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L’Italia torna in vantaggio a Morioka, nel primo turno della Coppa Davis 2018. La coppia formata da Simone Bolelli e Fabio Fognini ha infatti battuto in quattro set i giapponesi Yasutaka Uchiyama e Ben McLachlan, con il punteggio di 7-5 6-7(4) 7-6(3) 7-5 dopo 3 ore e 36 minuti di battaglia. Una partita tutt’altro che semplice, con i nipponici che si sono ben battuti durante tutto l’incontro, ma alla fine Bolelli e Fognini conquistano il punto del 2-1 che consentirà all’Italia di conquistare i quarti di finale con il successo in uno dei due singolari di domani.
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LE DICHIARAZIONI DI FOGNINI, BOLELLI E BARAZZUTTI DOPO IL MATCHÂ
La cronaca – In avvio di partita i game scorrono molto velocemente, complici buone percentuali di prime e il campo veloce che rende difficili riposte e passanti. La prima vera chance arriva nel settimo gioco, quando l’Italia deve salvare una palla break sul servizio di Fognini. Nel gioco successivo gli azzurri si trovano sul 15-30 ma la coppia giapponese è molto solida a rete e risale. Ma proprio quando il tiebreak sembra dietro l’angolo, Bolelli e Fognini sfruttano una delle pochissime chances nel dodicesimo gioco e trovano il break del 7-5 con cui chiudono un set da appena 5 errori non forzati.
Il secondo set però non si apre al meglio per l’Italia, con Fognini che perde la battuta nel terzo gioco al termine di un punto molto discusso con la giudice di sedia Eva Asderaki, la quale chiama “palla disturbata” per un urlo di Fognini. Gli errori aumentano, specie da parte del ligure, mentre i nipponici sono sempre più offensivi e l’episodio del break point continua ad influenzare il rendimento della coppia azzurra, specie di Fognini. Al momento decisivo però il Giappone esita: sul 5-4 arriva infatti il controbreak italiano, con la complicità di Uchiyama che sbaglia incredibilmente una volèe alta a campo aperto. Inevitabile dunque l’epilogo al tiebreak, che però premia il Giappone per 7-4 dopo un brutto doppio fallo di Bolelli sul 4-4.
Il terzo set porta all’Italia una palla break in apertura, che però McLachlan annulla con un’ottima prima di servizio. I game successivi scorrono velocemente, con Bolelli che dà garanzie su servizio e dritto mentre Fognini trova troppe difficoltà in risposta. L’Italia rischia moltissimo nell’undicesimo gioco, dove Bolelli trova poche prime e il Giappone conquista due set point: Uchiyama però fallisce due risposte non impossibili e così gli azzurri escono dalle sabbie mobili. Dunque anche il terzo parziale si decide al tiebreak: l’Italia va prima avanti 2-0, ma poi subisce la rimonta del Giappone. Il minibreak decisivo arriva sul 4-3, con la risposta di rovescio di Bolelli che permette poi a Fognini di chiudere sul 7-3 con una splendida demi-volèe.
Il quarto parziale inizia con game molto rapidi, dove i giocatori al servizio controllano senza particolari problemi. Nel quinto game però il Giappone fallisce una palla break, così come nell’undicesimo gioco quando è di nuovo Uchiyama a palesare tutte le sue lacune nel gioco di volo. La pressione aumenta per i giapponesi, chiamati a servire per accedere al terzo tiebreak di giornata: nel dodicesimo gioco però arriva il break decisivo, con il sigillo finale della risposta in rovescio di Bolelli, senza dubbio migliore in campo quest’oggi e giocatore ritrovato ad altissimi livelli.