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Finalmente la “Decima”. La Francia spezza il tabù e va in doppia cifra in Coppa Davis grazie al successo sul cemento indoor di Lille contro il Belgio. Dopo il 2-2 di Goffin su Tsonga, è Lucas Pouille l’eroe dei transalpini: con una prestazione pressoché perfetta contro Steve Darcis (l’uomo delle imprese, protagonista al pari di Goffin nel raggiungimento della seconda finale in tre anni del Belgio) con un pesante 6-3 6-1 6-0.
La partenza sprint di Pouille però scaccia immediatamente i fantasmi delle ultime tre finali perse (2002, 2010 e 2014) e risveglia Lille dal torpore. Lo “Squalo” Darcis non morde, il suo avversario non va in difficoltà nell’accelerare sulle variazioni in back e al servizio è praticamente perfetto. Il 3-0 iniziale viene dunque difeso senza troppi patemi sino al 6-3 in poco più di mezz’ora di gioco.
A Darcis serve una scossa ma nei suoi turni di servizio è sempre una battaglia: se nel primo game riesce a salvare una palla break, nel terzo Pouille riesce a trovare il break in un turno di ben sedici punti alla seconda occasione utile. Ed è lo strappo decisivo: il belga si spegne e fa da sparring al numero 18 al mondo, in totale fiducia con i fondamentali da fondo campo. Il 6-1, giunto con un parziale di otto punti consecutivi, è la giusta fotografia della differenza in campo.
La terza frazione per Pouille è poco più di una passerella: Darcis sbaglia qualsiasi cosa e si consegna a Pouille in apertura di set con un comodo dritto da metà campo, il francese ringrazia e consolida il vantaggio sul 3-0 con un ace, dilagando poi con il secondo break della sicurezza. Noah non sta più nella pelle, Lucas macina punti e si invola verso il traguardo. La Francia torna a sollevare l’Insalatiera dopo sedici anni, il Belgio deve invece ancora rinviare l’appuntamento con il primo storico trionfo in Davis.