Dopo il lungo stop causato dal lockdown il tennis riparte e lo fa con una novità: Hawk-Eye Live. Nella bolla di Flushing Meadows, infatti, dove in queste settimane si disputeranno prima l’Atp di Cincinnati e poi gli Us Open 2020, tra le misure adottate per combattere il Covid-19 c’è l’assenza dei giudici di linea. Gli organizzatori hanno dunque optato per un sistema di moviola noto come occhio di falco. Apparentemente nulla di nuovo, ma a differenza degli scorsi anni dove i giocatori potevano appellarsi alla tecnologia qualora reputassero errata la chiamata di un giudice di linea, in questo caso si tratterà di una vera e propria sostituzione.
Giovedì 20 agosto, quando a New York è andato in scena il primo turno di qualificazioni del Masters 1000 di Cincinnati, è stata una data che passerà a suo modo alla storia. E’ stata infatti la prima giornata di sempre con Hawk-Eye Live in un torneo. Si tratta di una grande novità per il circuito Atp che, ad eccezione delle Next Gen Finals, non aveva mai sperimentato questo sistema in precedenza e potrebbe decidere di non volersene privare per il futuro.
Una scelta rivoluzionaria dettata, in questo caso, dalle norme anti-Covid-19, ma anche da un punto di vista finanziario. Il costo di Hawk-Eye Live si aggira infatti intorno ai 50.000 dollari a campo ed è decisamente più economico nonché più affidabile rispetto ai giudici di linea. Se da un lato i tornei minori – dove l’ingaggio dei giudici di linea è minore rispetto agli eventi più importanti e difficilmente raggiunge la tripla cifra – possono ancora permettersi di scegliere l’occhio umano, diverso è il discorso per gli slam e per i Masters 1000. Nel loro caso, i campi da coprire sono molti di più ma soprattutto, oltre alla paga giornaliera, ai giudici di linea bisogna pagare anche pasti ed eventualmente viaggi ed alloggi.
Ciò ovviamente non depone a favore dei giudici di linea, che rischiano di essere impiegati molto meno. Tuttavia, è da escludere una loro sparizione totale per i motivi sopra elencati. Questo sistema può infatti essere d’aiuto ai grandi tornei, ma non a quelli minori, dove la presenza di pochi campi potrebbe non giustificare un investimento simile. Fatto sta che si tratta di un’innovazione non indifferente nel mondo del tennis, che ha colto la palla al balzo e con tutta probabilità riproporrà Hawk-Eye Live già a Melbourne in occasione degli Australian Open.