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Il tennis continua il lungo percorso verso la piena ripartenza dopo il lungo stop forzato. In Italia, dopo gli Assoluti di Todi e il torneo di Perugia, tra agosto e settembre avranno luogo altri quattro tornei in Italia, tutti nel circuito Atp Challenger. Tra questi, ben due saranno organizzati da Mef Tennis Events, che oggi ha partecipato alla presentazione degli Internazionali di Tennis Emilia Romagna, in programma a Parma dal 7 al 13 settembre. La notizia più importante è il considerevole aumento di prestigio dell’evento, che per la vittoria assegnerà ben 125 punti nel ranking, e non più 80 come era stato nella passata edizione (la prima).
“Il torneo diventa un challenger 125, quindi un torneo molto importante a livello nazionale e internazionale – esordisce il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini -. Il fatto che lo diventi in epoca post-covid ha un valore molto importante. Io ho ottenuto per questo mandato la delega allo sport, perché ho sempre pensato che lo sport fosse ritenuta una delega non tanto importante, mentre lo sport ha a che fare con il tema della salute e della socialità, dell’incontro tra le persone. Permette ai territori di potersi promuovere in maniera clamorosa rispetto a qualche anno fa. Musica e sport sono veicolo di promozione di un territorio in maniera straordinaria. Questo torneo è una perla che diventa ancora più importante. Il tennis è uno sport che nel campo femminile vive un momento di difficoltà ma negli ultimi anni ci ha fatto vivere emozioni straordinarie a livello mondiale, mentre nel maschile mai come in questi anni il tennis in Italia è diventato importante. Mi auguro che questo torneo diventi uno dei più importanti del circuito tennistico. Ci saranno ancora restrizioni, ma ci auguriamo che dal prossimo anno possa tornare tutto il pubblico”.
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“Quando ci è stata comunicata la possibilità di ripartire dal 16 agosto, abbiamo dato subito la disponibilità per ripartire – esordisce Marcello Marchesini, presidente di Mef Tennis Events -. Il primo torneo a cui abbiamo pensato è quello di Parma. Noi eravamo un Challenger 80, quando è uscito il calendario, ho notato che c’erano due 125, e siamo stati presi un po’ dallo sconforto perché in Emilia Romagna c’era una grandissima attesa per questo torneo, ma i giocatori avrebbero privilegiato tornei più grandi. Il montepremi è di oltre 151 mila dollari. In quel momento le strade erano due: o proseguire così, oppure rischiare per poter partire alla pare con gli altri competitor europei, mettendoci quel pizzico di pazzia che ci contraddistingue. Confidiamo molto sul supporto della regione e dei comuni che ci ospitano, ma anche sui partner privati. E’ il torneo di tennis più importante in Italia escludendo Roma. Da agosto all’11 settembre organizziamo ben tre tornei. Vorremmo che a questo torneo partecipasse pubblico, a Todi abbiamo dimostrato che si può farlo in sicurezza. A Perugia non ci è stata data questa possibilità, e devo dire che ci sono state delle incongruenze in questi decreti, perché ai circoli possono comunque entrare i soci senza biglietto, mentre a Todi entravano tutti con il biglietto e il posto già assegnato. A Todi è andato benissimo, tanto che l’Atp ci ha chiesto le misure di sicurezza che abbiamo adottato, e il Roland Garros ha aperto al pubblico seguendo quelle regole di sicurezza che abbiamo dato all’Atp. Noi in caso siamo pronti a ripartire con il circuito internazionale Mef. Siamo stati gli unici che sono ripartiti con un torneo vero e non di esibizione, e contiamo di proseguire in ascesa in un anno che per noi inizialmente aveva aspettative che erano tutt’altro che queste”.
“Speriamo anche di poterci ripetere negli anni futuri. Siamo in trattativa con le tv nazionali per avere una copertura tale da avere tantissima visibilità per il territorio – ha aggiunto Marchesini -. Non pensavo di organizzare così velocemente un Atp 125. Conosciamo benissimo la nostra struttura e dove può arrivare. Abbiamo organizzato gli assoluti, la Federtennis ci ha chiesto di organizzare le finali scudetto di A1“.
Alla conferenza ha partecipato anche Marco Bosi, vicesindaco di Parma: “Lo spettacolo che c’è stato l’anno scorso è stato fantastico, chi ha potuto assistere alla finale ha capito – ha affermato -. E’ il più grande evento tennistico della nostra città, anche se questo purtroppo è un anno molto particolare. L’abbiamo fatto in maniera convinta, la speranza è di arrivare al termine dell’estate con una riduzione del numero dei contagi. Speriamo di poter far accedere il pubblico, lo sport senza la gente presente non è la stessa cosa”.
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