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Federico Coria ha eliminato Francesco Passaro per 7-6(2), 6-4 in finale al Challenger di Milano 2022, riscattando l’ultimo atto del torneo perso per mano di Gian Marco Moroni nel 2021. Quarto titolo a questo livello per il tennista di Rosario, già giustiziere di uno sfortunato Luciano Darderi ai quarti di finale; partenza forte e vigoria in ogni situazione di gioco per quanto concerne il giovane Passaro, spesso però causa sui nel contesto di alcune incertezze nei momenti clou della partita. Il perugino, infatti, ha commesso vari e gravi errori di rovescio, sui colpo meno incisivo, e forzato talvolta troppo con il punto forte del suo repertorio, il dritto, un mix alla lunga letale. Terza finale persa da Passaro in stagione dopo Sanremo e Forlì, ma crescita evidente di un talentino ormai esploso nel tennis dei grandi: top 200 alla portata. Posizione numero 67 del ranking Atp, invece, per un generoso e pragmatico Coria, più esperto in questi campi e soprattutto specialista sul rosso. Quarto sigillo quindi per il sudamericano, che offre continuità all’ultimo trionfo in quel di Brasilia.
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INIZIO
Primo set iniziato positivamente per Passaro, abile a spingere con servizio e super dritto, così come ordinato in fase difensiva da fondocampo. Coria ha tentato a più riprese di allungare gli scambi, sempre in rimessa, per indurre in errore l’avversario, sebbene riuscendoci limitatamente a punti non importanti; due game di servizio mantenuti senza rischiare nulla e immediato 2-1 senza break in favore dell’azzurrino. Il tennista di Perugia, con grande vigoria, ha ottenuto due chance di break nel quarto game; il tutto grazie a due risposte vincenti in serie, eccezionali, l’una con il dritto e l’altra con il rovescio, l’ultima delle quali con un colpo in allungo meraviglioso. Palle break però ben neutralizzate da Coria, abile a spingere sul rovescio dell’avversario, notoriamente il tallone d’Achille.
Situazione inversa nel quinto game, con l’argentino beneficiario di una palla break dopo un lob fuori misura del perugino; Passaro ha però ben spinto con il dritto, spesso con soluzione lungolinea forzata, sino al 3-2. Lotta continua anche nei due game seguenti, con l’argentino prima e l’italiano poi costretti a rimontare dalla situazione di 0-30; entrambi diligenti nei momenti caldi con la prima in campo e 4-3 azzurro. Nel momento cruciale del parziale, due set point in favore del perugino nel contesto del dodicesimo game; prima un’ottima palla corta e poi una complessa volée risultata vincente a garantire il 15-40 a Passaro. Coria si è però salvato con servizio e dritto, trascinando in seguito il confronto al tie-break. L’argentino è salito in cattedra nel tie menzionato, dominando in lungo e in largo grazie a vari colpi insidiosi a stimolare il rovescio del tennista di Perugia, mai così falloso con quel colpo come nel frangente di riferimento; netto 7-6(2) argentino.
EPILOGO
Secondo set partito con un game subito ben gestito da Coria, galvanizzato dalla conquista recente del parziale precedente; l’argentino ha lavorato bene con prime in kick e super dritto, riuscendo sempre a neutralizzare i tentativi di iniziativa da parte di Passaro: 1-0. Equilibrio però ben saldo e difficile da sgretolare, con il perugino cresciuto sempre di più nel corso dei minuti; il dritto esplosivo dell’azzurrino ha sopperito al suo rovescio instabile, dando vita a una lotta straordinaria con l’argentino sempre sulle difensive: 3-3 e show a Milano. Game dopo game, però, Passaro è riuscito sempre meno a incidere in risposta, concedendo spesso e (mal)volentieri l’iniziativa all’opponente originario Rosario. Questo sino al decimo game, con il perugino sin troppo incerto in uscita dal servizio e probabilmente colpito dalla troppa tensione del momento; il giovanissimo italiano ha perso più volte il controllo delle situazioni tattiche da lui stesso costruite, cadendo in errore letalmente con il dritto in ultima istanza per il 6-4 argentino a chiusura delle danze.
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