A Cordenons (75mila$ +H, terra) torneo spettacolare di Paolo Lorenzi che ha entusiasmato il folto pubblico presente sugli spalti per tutta la settimana del Challenger. A 36 anni il tennista toscano è arrivato in finale senza perdere un set e poi ha faticato un po’ ad avere la meglio del suo avversario, il giovane ungherese Mate Valkusz, battendolo in tre set con il punteggio di 6-3 3-6 6-4. Precipitato fuori dalla top 100 Paolino è tornato sapientemente e facendo sfoggio di quella umiltà che tutti gli riconoscono nell’ambiente, a giocare i tornei del circuito Challenger con il solito spirito di combattente. L’allievo di Claudio Galoppini così ritorna nella posizione a lui più consona a livello di classifica, al numero 92 ATP. Da parte sua l’altro finalista Mate Valkusz, ungherese di 20 anni, ora al suo best ranking al numero 283 ATP, ha guadagnato nel corso dell’ultimo anno ben 500 posizioni e si trova in un momento di grandissima crescita, sia tecnica, che fisica. Già da ragazzino l’ungherese aveva fatto vedere cose interessanti, è stato numero 1 Junior nel 2016 e in questa stagione sta sfoggiando prestazioni incredibili, stupendo per facilità di braccio e per una “consistenza” di gioco che finora nella carriera PRO era stata il suo limite. Anche Valkusz, come Paolino Lorenzi, era arrivato in finale senza perdere un set e addirittura rifilando un 60 61 allo svedese Eriksson, e un 60 60 a Kolar!
Tra gli altri azzurri buone notizie da Francesco Forti e Enrico Dalla Valle, due prodotti del Centro Tecnico Nazionale di Tirrenia, che cominciano a partecipare più assiduamente ai tornei Challenger e qui a Cordenons hanno raggiunto il secondo turno. Discreta performance anche per il ritrovato Andrea Basso, battuto solo al terzo set dal francese Couacaud, uno di cui sentiremo parlare presto.
A Vancouver (100mila$, Hard) finale tra il britannico Daniel Evans e l’australiano Jason Kubler, protagonisti di due storie differenti ma così simili per sofferenza: Evans è stato squalificato per cocaina ed è rientrato ad aprile scorso, riconquistando parecchie posizioni in classifica (è stato 41 ATP), Jason Kubler invece nella carriera ha subito così tanti infortuni che non si sapeva se e quando avrebbe potuto continuare l’attività. Ora a 25 anni Kubler è finalmente entrato in top 100, lui che è stato numero 1 Juniores nel 2010. A vincere il torneo però è stato il britannico 7-6 al terzo set dopo una lunga battaglia, e questo sesto successo in tornei Challenger (partendo dalle quali per altro) lo proietta alla posizione numero 226 ATP. Thomas Fabbiano è uscito al secondo turno per mano di Evans, mentre Travaglia è stato eliminato al primo turno proprio da Kubler.
A Gwangiu (Sud Corea, 50mila$ + H, Hard), senza azzurri in tabellone, successo per l’australiano Maverick Banes, 26 anni, al primo successo Challenger in carriera e ora al best ranking 217 ATP. Crescita lenta ma costante per lui. La sorpresa del torneo è arrivata dal padrone di casa finalista, Ji Sung Nam, 25 anni giocatore completo ma senza particolari doti messe in mostra, apparendo così ancora lontano come skills per un realizzabile sogno di top 100.
A Meerbusch, in Germania (50mila$ + H, terra) finale tra il tedesco Choinski (22 anni e allenato dal papà Andrzej) e lo slovacco Horansky, 25 anni ed ex numero 3 Junior nel 2011 vinta da Horansky al terzo set, che con questo primo successo a livello Challenger in carriera si proietta alla posizione numero 190 ATP. Subito fuori i nostri Bellotti e Baldi, mentre è tornato in evidenza il tedesco/giamaicano Dustin Brown giunto in semifinale. Molto bene anche il 17enne Moelleker, già oggi numero 230 ATP, semifinalista nel torneo tedesco, e già ampiamente pronto per sbocciare anche a livelli superiori.
Mondo Futures.
In Polonia F7 (25mila$, terra) vince il tedesco Jeremy Jahn all’undicesimo titolo Futures in carriera da numero 435 ATP. In Romania F9, a Pitesti (25mila $, terra) finale tra il colombiano Cristian Rodriguez e l’argentino Federico Coria, salito alle cronache per essere stato accusato dalla Tennis Integrity Unit di non aver denunciato una possibile combine. Vittoria per Coria al nono successo Futures in carriera. A Boston presso i campi della Università di Harvard in Usa F23 (25mila$, Hard) finale tra il francese Hoang, testa di serie numero 1 e l’americano colored Sekou Bangoura, conosciuto per essere anche il figlio di Bangoura Senior che per un periodo ha ospitato nella sua Accademia la star in divenire Masha Sharapova. Masha nella sua autobiografia parla di un Bangoura Senior interessato più al denaro e alla celebrità che poteva portare alla sua Accademia la futura star russa piuttosto che alla sua crescita come tennista o come ragazza. Sekou Senior racconta un’altra storia, riferendosi alla mancanza di riconoscenza della bionda e avvenente campionessa e di suo padre Yuri. Sekou bangoura comunque si porta a casa il titolo bostoniano. A Minsk in Bielorussia (15mila$, Hard) vince il padrone di casa Sergey Betov in finale contro il ceco Poljak con Giorgio Ricca che raggiunge i quarti di finale. A Korksijde, in Belgio (15mila$, terra) finale tra l’argentino Zukas e il padrone di casa Barbosa, una partita durata 3 ore e risolta in favore del belga solo 7-6 al terzo set. Ad Anning in Cina (15mila$, hard) successo per il neozelandese Rhett Purcell, 22 anni e al primo successo in carriera da Pro. Lo svedese Friberg, 19 anni e ora top 700 ATP da testa di serie numero 7 sorprende tutti e vince il torneo di Helsinki (15mila$, terra) con Lorenzo Bocchi che fa semifinale. A Karlsruhe in Germania (15mila$, terra) finale tra il tedesco Woerner e la tds 1 russa Gakhov, vinta da quest’ultimo in due set. Bene Alessandro Metreveli, il georgiano in ripresa da un incidente incredibile in auto si ferma nei quarti.
A Santa Cristina Val Gardena (15mila$, terra) vince il tedesco Peter Heller da favorito della vigilia, in finale sul nostro Yannik Sinner, 17 anni e con questo risultato ora to 1000 ATP. Frutto della tradizione incredibile altoatesina, proveniente dalla fucina di talenti di Caldaro (da dove provengono anche Seppi e Karin Knapp) anche se lui è nato a Sesto e da 3 anni si allena a Bordighera da Piatti e Sartori, Sinner è un tennista moderno dotato di un servizio ancora migliorabile (deve mettere su massa), spinge da entrambi i lati e appare già sulla buona strada per quanto riguarda le scelte tattiche. Sinner ha comunque vinto il torneo di doppio in coppia con Giacomo Dambrosi. Bene Ceppellini e Weis giunti in semifinale e possono sorridere anche Summaria, Vigani e Bellucci (17 anni, finora senza ranking) che sono arrivati ai quarti.
In Corea F4 (15mila$, Hard) derby in finale tra Kim e Oh vinta da Seong-Gook Oh, 26enne al primo titolo da professionista. Ad Olndenzaal in Olanda (15mila$, terra) vittoria per il bulgaro Lazov che in finale ha approfittato del ritiro di Lootsma.
Nel solo 2017 alla prima vera stagione nel circuito PRO la stella del tennis egiziano Youssuf Hossam aveva trionfato in ben 5 tornei ITF Futures, tutti in Patria, quest’anno invece ha provato il circuito europea con qualche iniziale difficoltà, prima del torneo di Sintra in Portogallo (15mila$, Hard) dove in finale si è trovato a servire per il match sul 5-4 nel terzo set contro il fenomeno locale Ferreira Silva, un predestinato. Subìto il break non si è scomposto e ha chiuso comunque vittorioso 7-5 conquistando così il suo primo torneo Futures lontano dal continente africano. A Mosca (15mila$, terra) vince il ventenne Chepelev che entra così in top 600 ATP, mentre a Novi Sad in Serbia (15mila$, terra) vanno in finale il turco Kirkin e il francese Rinderknech . Quest’ultimo vince finale e torneo, conquista il secondo titolo stagionale ed entra direttamente in top 500 ATP. Il francese 23enne Rinderknech è uno di quei tennisti che ha fatto pochissima attività internazionale da Junior, appare uscito dal nulla, e pochi lo conoscono. Attualmente sta sfruttando il fattore sorpresa, chi lo conosce ne parla come di un possibile crack per le sue doti da fighter, staremo a vedere quando si alzerà l’asticella. Bene Roncalli, arrivato ai quarti di finale. A Vigo in Spagna (15mila $, terra) vittoria per il padrone di casa Esteve Lobato al secondo titolo in assoluto tra i professionisti da numero 400 del mondo.