Tennis

Challenger e Itf 2018, settimana 43: Ocleppo vince in Repubblica Ceca

Julian Ocleppo - Foto Adelchi Fioriti

Il Challenger più ricco della settimana si è giocato sul sintetico di Brest (125mila$+H, Hard Slamcourt) ed è stato vinto dal polacco Hurkacz, alto quasi due metri e con un fisico longilineo da tennista moderno. Copre bene il campo con le lunghe leve e si muove in maniera ottimale e veloce perché con un peso forma di circa 80 chili non è pesantissimo. Ora la sfida è quella di mettere un po’ di massa senza per questo perdere in reattività e velocità negli spostamenti. Il suo colpo killer è senz’altro il diritto, in combinazione con un servizio ancora migliorabile, aiutato da una altezza importante. I più importanti progressi sono stati tuttavia quelli dal punto di vista mentale, limite che il suo coach Pawel Stadniczenko sta cercando di colmare. Come già detto è un tennista potenzialmente pericoloso per tutti gli avversari su qualsiasi superficie. Best ranking al numero 79 ATP, Hurkacz in finale ha superato il lituano Berankisdopo aver battuto in semi il nostro miglior azzurro del torneo, l’ascolano Travaglia. Benino anche Sonego che si è fermato ai quarti di finale ma riavvicina la top 100 in piena bagarre per conquistare il maindraw degli Aus Open.

A Traralgon in Australia (75mila$, Hard) vince il padrone di casa Jordan Thompson che al primo turno ha superato il nostro Petrone. Bene anche il giapponese Nishioka finalista.

A Las Vegas (50mila$+H, Hard) successo per il redivivo australiano Kokkinakis, 22 enne ora 154 ATP ma ex top 100, così come il finalista BlazRola.

In Perù a Lima (50mila$+H, terra) continua la scalata che avevamo previsto di Christian Garin, il cileno di mamma italiana (Claudia Medone di origini liguri). Se io dovessi pensare ad un outsider per il prossimo Roland Garros e ad un protagonista di quelli a venire non potrei che riferirmi proprio a Christian Garin, cileno con doppio passaporto, dotato di un diritto così potente da spaventare anche i migliori difensori del circuito. La sua palla è lavorata così tanto in top spin da essere di difficile controllo e molto complicata da contrattaccare. Può entrare in top 100 già entro la fine dell’anno, per il futuro io non pongo limiti a questo ragazzo, decisamente da top ten se trova il modo di migliorare le prestazioni sul cemento, dove comunque ha le caratteristiche per poter far bene. Christian Garin è alto 183 cm per 83 chili di peso. Non a caso è soprannominato “eltanque”, il carrarmato. Fisicamente è un toro, copre molto bene il campo, ha una spiccata propensione a spingere la palla in top con il diritto ma anche col rovescio tira delle fucilate pazzesche. Il servizio è solido e sicuro. In risposta escluso qualche raro problema attentivo, è aggressivo fin da subito. Ricordo un suo match due anni fa a Barletta dove perse da Sonego ma mi impressionò letteralmente. Lorenzo giocava 3 metri dietro la linea di fondo e solo la grande voglia di vincere e le doti da vero fighter dell’azzurro ci permisero di festeggiare il successo di Sonego 7-6 al terzo set. Da sistemare per il suo nuovo coach argentino AndresSchneiter, soprannominato “el gringo”, c’è l’aspetto mentale e proprio il biondo allenatore argentino appare l’uomo giusto: molto duro e sergente di ferro quando c’è da lavorare ma poi dissacratore al punto giusto quando l’atleta ha bisogno di un po’ di respiro sul piano psicologico. Il gioco di volo di Garin non è male anche se ultimamente non sta giocando molto il doppio e nei suoi schemi di gioco non appare fondamentale. Garin ora è al best ranking al numero 89 ATP.

Radu Albot, moldavo numero 58 del mondo, ha vinto il torneo di Liuzhou in Cina (50mila$, Hard) onorando la testa di serie numero 1 del tabellone principale. Battuto in finale MiomirKecmanovic, uno di cui sentiremo parlare presto. Ancora ottima settimana per Fabbiano, fermato ai quarti di finale.

Futures.

Nota positiva della settimana il successo splendido in Repubblica Ceca (15mila$, Carpet) di Julian Ocleppo che ha vinto tutte partite lottate, da grandissimo combattente quale è. Ragazzo esuberante e tecnicamente molto forte, in grandissima crescita che sta trovando maturità ed ha vinto tutte partite lottate mostrando una forza mentale finora sconosciuta. Il prossimo anno è atteso alla definitiva consacrazione, soprattutto sulle superfici veloci a lui gradite. Nel doppio sinceramente sta andando forte da anni a dire il vero. Molto bene anche Bonadio in costante miglioramento, finalista in Turchia (15mila$, terra). Splendido successo anche per il campano di stanza in Spagna Raul Brancaccio in quel di Pula nel 25mila$ settimana nella meravigliosa cornice della costa sarda del sud. Francesco Forti e Mattia Frinzi trionfano nel torneo di doppio della stessa santa Margherita di Pula.

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