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Challenger e Itf 2018, settimana 16: Fabbiano in semi a Tunisi, Bega vince in Egitto

Thomas Fabbiano - Us Open 2013 - Foto Ray Giubilo

Nel 75mila$+H di Tunisi, ottima prestazione dell’azzurro Thomas Fabbiano, eliminato in semifinale dallo spagnolo Gimeno-Traver: l’allievo di Fabio Gorietti a Foligno stavolta si è cimentato anche sulla terra battuta, anche se la sua superficie preferita resta il cemento. Il buon risultato gli vale la top 100 nuovamente conquistata. Il torneo è andato all’argentino Guido Andreozzi, che al primo turno ha superato il nostro Napolitano ed in finale ha beneficiato del ritiro di Gimeno-Traver: il ventiseienne nato a Buenos Aires, allievo di Mariano Monachesi è al secondo titolo stagionale a livello Challenger dopo la vittoria ottenuta anche in Uruguay e si trova in un gran momento di forma, avvicinando anche il suo best ranking piazzato al numero 109 ATP. Il nostro Napolitano invece dopo un inizio di stagione positivo culminato con la finale nel Challenger di Bergamo, sta un po’ rifiatando per essere al massimo della condizione nel proseguo della stagione.

Dopo l’ottima settimana scorsa nel 250 di Marrakech in cui ha raggiunto il secondo turno partendo dalle quali, Andrea Arnaboldi (222 ATP) è uscito al primo turno nel più ricco appuntamento Challenger di questa settimana (Sarasota, Florida, 100mila$, terra verde) sconfitto dallo sloveno Blaz Rola. Il titolo del tournament organizzato dalla USTA è andato al boliviano ventiquattrenne Dellien, ex numero 2 a livello Junior che in finale ha sconfitto in tre set l’argentino Facundo Bagnis ex numero 55 del mondo due anni fa. Nell’unico Challenger settimanale su cemento, a Guadalajara in Messico (50mila$+H) il 27enne Salvadoregno Marcelo Arevalo trionfa in finale sull’americano Eubanks e festeggia il suo best ranking al numero 136 ATP. L’unico azzurro in tabellone era Federico Gaio, eliminato proprio dal vincitore.Il 50mila$+H giocato in Cina invece è andato al francese Halys, numero 118 ATP che fa della terra battuta la sua superficie preferita nonostante si destreggi bene anche sul cemento. In finale ha superato il connazionale Hemery, salito con questo risultato al numero 119 ATP. Halys è anche lui vicinissimo alla top 100, piazzandosi al numero 110, cominciando a regalare soddisfazioni ai tifosi francesi che da Juniores lo acclamavano come il nuovo possibile vincitore futuro dello slam parigino, visto che fu numero 3 al mondo nella categoria. In questo torneo senza italiani in tabellone un altro partecipante, sebbene eliminato nei quarti, cioè l’indiano Ramanathan, conquista il suo best ranking nella classifica mondiale piazzandosi al numero 115 ATP.

Venendo ai Futures, il più ricco si è giocato in Nigeria, un 25mila$ +H, sul cemento di Abuya, dove il brasiliano Menezes ha sconfitto in finale la tds1, lo svedese Eriksson, conquistando il torneo. Non c’erano azzurri in tabellone, ed è un peccato perché i punti in palio erano parecchi, l’ospitalità era garantita e soprattutto l’entry list non era di livello eccezionale tanto è vero che il cut off era al numero 1200 del mondo. Anche le quali sarebbero state una buona occasione a dire il vero. Il fatto che molti italiani non siano andati si spiega con il lungo viaggio da affrontare, la destinazione non proprio eccitante, vista anche la situazione sociopolitica del Paese africano e una ospitality, sì garantita, ma considerata davvero di basso livello considerando che parliamo di un torneo professionistico. Per cui la maggior parte degli azzurri ha optato per il 25mila$ di Pula, dove il successo è andato all’outsider argentino Hernan Casanova, testa di serie numero 4 del tabellone ed in costante ascesa, tanto è vero che con questa vittoria ritoccherà il suo best ranking entrando di prepotenza in top 250. Il ventiquattrenne argentino ha dichiarato ai nostri microfoni:”Sto lavorando duro con i miei coach, Aranguren e Grinovero per raggiungere i miei obiettivi che nel breve termine sono rappresentati dall’entrare nei tabelloni Challenger, e ormai sono molto vicino. Sono felice del mio inizio di stagione e adoro l’italia.” Nello stesso torneo sardo i migliori azzurri sono stati Edoardo Eremin e Jacopo Berrettini che hanno raggiunto il secondo turno. Il piemontese Eremin dopo aver eliminato Vanni al primo turno è stato costretto alla sconfitta più da un piccolo infortunio che dal suo avversario, il brasiliano Sant’Anna, il quale ha approfittato della partita a mezzo servizio dell’azzurro. Jacopo Berrettini, fratello di Matteo, invece è stato battuto dal finalista argentino Collarini.

Adelchi Virgili, tornato finalmente a giocare, ha trovato un tabellone complicatissimo nel 25mila$ su terra portoghese, ed è stato eliminato da Trungelliti, fresco vincitore del Challenger di Barletta ed on fire; il torneo di Cascais, poi è andato al padrone di casa Ferreira SilvaVilella Martinez, spagnolo ormai top 300, senza grossa attività da Juniores ma già 21enne, conquista il 25mila$ casalingo, eliminando tra gli altri nei quarti il nostro Raul Brancaccio. Sul cemento di Bukhara, in Uzbekistan, un torneo da 25mila$, anche questo come il torneo nigeriano con un cut off piuttosto basso, la vittoria non è sfuggita alla testa di serie numero 1 del tabellone, il giapponese Hiroki Moriya, 27 anni che da tempo si allena in Europa ed è un modello di costanza: mezzi tecnici ed atletici limitati, che probabilmente non gli consentiranno mai di ritoccare il best ranking al numero 143 ATP ma che sta dimostrando di poter competere a livello professionistico attraverso un impegno continuo. Un po’ lo stesso discorso del nostro Alessandro Bega, 27 anni e voglia da vendere: non ha paura di girare il circuito, di viaggiare lontano, ed anche stavolta ha avuto ragione conquistando il 15mila$ sul cemento egiziano: già al secondo successo stagionale a livello Futures, l’allievo di Laura Golarsa nella sua Academy sta provando a raggiungere il suo best ranking piazzato al numero 259 ATP, e se continua così non è escluso che possa raggiungerlo entro l’anno.

Da segnalare l’esordio assoluto tra i Pro nelle quali in Egitto F15 (Il Cairo, 15mila$, terra) del giovane Lorenzo Vincenti, formatosi al Roman Sport City con i Maestri Lanuti e Minati, poi seguito direttamente dal Maestro Tummolo con la collaborazione di Alessandro Zijno ed ora da un paio d’anni specializzatosi alla corte di Piatti dove è cresciuto moltissimo nei fondamentali e nell’atteggiamento in campo. Ragazzo squisito e vero fighter, potrebbe stupire in futuro, sebbene nel primo match abbia ceduto allo spagnolo Bernabè Franco. Il cemento francese premia Sebastian Boltz, in un 15mila$ che ha visto anche il nostro Giacomini raggiungere il secondo turno: il ventenne veneto, poco reclamizzato, è però un torello che non si arrende mai e possiede un footworking pazzesco, tanto che sta salendo velocemente in classifica ed ora è al suo best ranking vicino alla top 700.

Sulla terra kazaka di Shimkent è il kazako Yevseyev a trionfare per la seconda settimana di fila, vittoria che lo spinge in top 500. Da notare il ritorno ad un successo in un match di singolare (battuti Tasenkov e Semjan) per il suo compagno di doppio, il georgiano Sandro Metreveli, dopo quasi due anni di stop a seguito di un incredibile incidente automobilistico che lo ha tenuto lontano dai campi dove è rientrato solo in questa stagione. La coppia Yevseyev/Metreveli si è tolta la soddisfazione di vincere il torneo di doppio.

Secondo successo consecutivo anche il tedesco Daniel Brands, ex numero 51 del mondo, che poco ha a che vedere con i Futures, ma che essendo calato in classifica è costretto a rientrare dal basso: ancora un successo per lui nel 15mila$ di Jerba in Tunisia, dopo aver eliminato nei quarti il nostro Vilardo. Anche Serdarusic, croato di 21 anni, forgiato dal papà Tomislav, firma la doppietta: secondo torneo vinto consecutivo, in questo caso in Turchia, sulla terra di Antalya, battendo in finale il diciassettenne tedesco Moelleker, vero fenomeno, attualmente numero 540 ATP ma ex numero 10 del mondo a livello Juniores e considerato un predestinato. Nello stesso torneo turco il friulano Bonadio si è spinto fino ai quarti ed è ormai vicino alla top 400. Il cileno ex numero 5 da Junior, Marcelo Barrios Vera vince il 15mila$ di Orange Park su terra americana e continua la sua incredibile scalata: secondo torneo vinto in stagione, oltre alle tre finali raggiunte nei Futures greci e best ranking al numero 387 ATP ormai ad un passo.

Da questa settimana in scena anche il Challenger di Francavilla, alla seconda edizione: attesissimi Moroni, in grande spolvero, Quinzi atteso ad una prova convincente, oltre a Pellegrino, Donati, Caruso, Travaglia (tds2), Baldi, con la speranza di qualche altro qualificato azzurro.

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