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47 minuti. È esattamente il tempo che è servito a Jannik Sinner per superare il secondo turno del Challenger di Indian Wells. Il giovane talento azzurro si è trovato di fronte uno spaesato Sem Verbeek, consapevole di non avere quasi nessuna speranza dati i quasi 750 posti in classifica di differenza tra i due. 6-0, 6-1 il risultato finale che non lascia grande spazio ad analisi e commenti, se non l’ammissione che abbia indubbiamente vinto il più forte. Negli ottavi per Sinner un test assolutamente più probante contro il numero 11 del tabellone Kudla.
Primo set – Bastano davvero un paio di scambi a evidenziare la differenza dei valori in campo. Sinner serve per primo e protegge il proprio turno di servizio e già nel secondo gioco strappa il break a 15 portandosi sul 2-0. L’olandese è in balia delle soluzioni dell’azzurro che in 13 minuti di gioco è avanti 4-0 dopo aver strappato anche il secondo break a 0. Anche nel turno successivo Jannik non concede nemmeno un punto all’avversario e dopo 16 minuti è avanti 5-0 con la possibilità di chiudere il set. La reazione dell’olandese non arriva e Sinner chiude 6-0 in 20 minuti.
Secondo set – Dato il numero pari dei game è Sinner a servire ancora una volta per primo. Ne vien fuori un primo gioco leggermente più combattuto, ma vinto comunque dall’altoatesino a 30. Il secondo gioco è il più combattuto del match: Verbeek va avanti 30-0 e poi fino a 40-30, ma Sinner non lascia scampo nemmeno in questo caso e ai vantaggi fa suo il break che chiude formalmente il match. Ne seguono infatti altri 3 giochi in favore dell’azzurro, tutti piuttosto rapidi, prima che il tennista olandese riesca a evitare il doppio 6-0 con un turno chiuso a 15.
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