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Nel 50mila$+H (terra) di Punta del Este in Uruguay è tornato a giocarsi una finale a livello Challenger dopo 4 anni Simone Bolelli, ex numero 36 del mondo nel 2009, tempestato da mille infortuni ma con un braccio da top player. Non è andata bene, sconfitto 6-3 al terzo dal terraiolo argentino Andreozzi, ma con questo risultato il tennista di Budrio, in provincia di Bologna, ritorna alla posizione numero 152 ATP. Nella finale contro l’argentino Simone ha fatto vedere tutti i progressi già mostrati nel corso del torneo, almeno sul piano squisitamente tecnico-tattico, mentre sul piano atletico non è parso ancora al top della condizione. Un calo fisico nel secondo set, e un peggioramento nel terzo, hanno determinato la resa dell’azzurro, che sarà comunque al via nel prossimo Challenger, a Santiago del Cile, dove sfiderà Marco Cecchinato nel derby al primo turno. Bolelli è stato anche finalista nel torneo di doppio con Giannessi, sconfitto dalla coppia Behar/Bagnis.Giannessi nel singolare si è spinto fino alle semifinali, sconfitto proprio da Bolelli in una sfida fratricida, dopo che il bolognese aveva estromesso dal torneo anche Gaio nei quarti e Moroni al secondo turno. Buon torneo per il romano Moroni, uno dei giovani più in vista nel periodo.
Nel ricchissimo 150mila$+H di Indian Wells che precede il Master 1000 della prossima settimana, successo per lo slovacco Martin Klizan, ex numero 24 del mondo nel 2015, che in finale ha battuto ilventicinquenne Darian King proveniente dalle Barbados. Non c’erano azzurri in tabellone. In Giappone, a Yokohama (75mila$, hard, Deco Turf) la vittoria è andata al nipponico Uchiyama che guadagna 77 posizioni e sale al numero 213 ATP. In finale ha superato il connazionale Ito in tre set. L’unico azzurro in tabellone, Matteo Donati, un po’ in crisi di risultati, è uscito al primo turno.
A livello Futures ancora progressi incoraggianti del vecchio combattente trentaquattrenne Flavio Cipolla, sconfitto solo in finale sul cemento turco di Antalya (15mila$) dal bulgaro Kuzmanov. Cipolla ora si fermerà una settimana e poi rientrerà in campo per alcuni tornei in Grecia: ora intorno alla posizione numero 700 del ranking non ha ancora la possibilità di giocare Challenger, di cui possiede ancora ampiamente il livello tecnico e atletico.Tre i 25mila$ in programma nella settimana appena trascorsa: in Italia, sul carpet di Trento indoor successo per Grigelis, detto “grigio”, che si allena alla corte di Gorietti a Foligno. Fuori Vanni in semifinale. In Australia, primo torneo dell’anno sull’erba naturale, vittoria per il padrone di casa Marc Polmans, che si dimostra valido su tutte le superfici. In Canada trionfo del francese Ugo Humbert. Veniamo ai 15mila$: in Egitto su hard, successo del sudafricano Harris sul bosniaco Setkic in finale, in un torneo che ha visto Carli raggiungere il secondo turno; ad Heraklion, in Grecia, su cemento, Fonio raggiunge i quarti di finale nel torneo vinto dal serbo Petrovic; In India, fuori Vilardo al secondo turno, vittoria per la tds numero 3, l’indiano Kadhe, al suo best ranking entro i top 500. A Faro, sul cemento portoghese, si devono ancora giocare le semifinali, con il programma rimandato a causa del maltempo che ha colpito la regione lusitana (fuori Crepaldi al secondo turno). In Qatar secondo titolo stagionale per l’olandese Griekspoor: bene il rinato Giacalone, 26enne palermitano, calato un po’ negli ultimi anni dopo che nel 2015 ha ottenuto il suo best ranking al numero 327 ATP: qui ha raggiunto la semifinale. A Mosca finale tra due russi, con vittoria per Dubrivnyy 19enne alla ribalta dopo essere stato numero 14 Juniores; a Jerba, sul cemento tunisino, ancora un grandissimo risultato per MoezEchargui, il giaguaro di cartagine, che mira ad emulare le gesta di Jaziri che bene sta facendo nel circuito maggiore: Echargui, lavoratore incredibile e ragazzo molto colto, ha battuto in finale il francese Muller, tds numero 1. Con questo risultato Echargui ritocca il suo best ranking piazzandosi al numero 448 ATP.