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Challenger e Itf 2018, settimana 13: Travaglia travolgente, Giustino vince a Pula

Stefano Travaglia - Foto Adelchi Fioriti

Nel 50mila$ +H di Marbella, sulla terra spagnola, l’ascolano Stefano Travaglia avvicina la top 100 ATP grazie ad un torneo davvero giocato a grandissimo livello, con battaglie superate con agonismo e classe. Primo turno contro lo spagnolo emergente Munar, vinto 7-5 al terzo dopo essere stato sotto di un set, poi secondo round più agevole contro Lopez Perez, prima di un quarto di finale risolto 6-4 al terzo set contro l’ostico belga Coppejans. In semifinale l’azzurro ha regolato 7-6 6-0 Klizan, giocando un tie break del primo set da tennista maturo prima di demolire l’avversario sul piano fisico e motivazionale. Il capolavoro in finale contro l’argentino Andreozzi che era in ottimo momento di forma. Travaglia è al secondo torneo vinto a livello Challenger dopo quello di Ostrava, sempre su terra, dello scorso anno. L’allievo di Gorietti a Foligno ha finalmente messo da parte delle insicurezze che in campo si manifestavano con qualche black out emotivo e agonistico e che lo conducevano a volte a perdere partite che avrebbe potuto governare; ora Travaglia appare finalmente maturo e pronto a sbocciare definitivamente tanto che qualche osservatore lo avrebbe voluto in Nazionale per la Davis della prossima settimana a Genova contro la Francia. Nello stesso torneo ottima comunque la prestazione del solito Cecchinato che nei Challenger su terra battuta è una garanzia, spintosi fino alla semifinale battuto proprio dall’argentino Andreozzi che aveva fatto fuori anche Bolelli nei quarti.

Il più ricco appuntamento Challenger della settimana si è giocato a Guadalupe, 100mila$ +H, sul cemento di Le Gosier, dove il successo è andato al serbo Lajovic, numero 108 ATP in finale su Kudla, in un torneo che ha visto ancora il cileno Garin giocare un tennis solidissimo anche sul veloce, fuori solo in semifinale. Ci sbilanciamo su questo giocatore, Garin appunto, attualmente numero 235 ATP, ma presto secondo noi vicino alla top 100. Il suo allenatore adesso è Horacio Matta, ex giocatore cileno tra i più forti, il quale ha dichiarato che Garin ha le potenzialità per fare molto bene e sta lavorando su servizio e rovescio in particolar modo. Sua mamma Claudia Medone, di origini liguri, ci ha confermato che Christian ha il doppio passaporto, cileno e italiano e chissà che il futuro non ci riservi qualche sorpresa. Curioso il caso delle quali di Le Gosier con molti bye e un campo di partecipazione assai modesto, che si spiega con il lungo viaggio costoso da affrontare e la mancata ospitalità in caso di eliminazione. Dei nostri ci ha provato il solo Ferrari, eliminato comunque al primo turno. Nel 50mila$ +H di San Luis Potosi, su terra messicana, si è messo in evidenza Marcelo Arevalo, salvadoregno, numero 222 ATP. A St Brieuc in Francia (50mila$+H, indoor hard) degli azzurri era presente il solo Arnaboldi sfortunato a pescare nel sorteggio il cipriota Baghdatis al primo turno: il torneo se lo è aggiudicato il lituano Berankis, ex top 50 in finale sul francese Lestienne in costante ascesa.

Dal mondo Futures arrivano le buone notizie sia dalla terra rossa che dal veloce: nel 25mila$ di Santa Margherita di Pula Lorenzo Giustino vince il torneo in finale sull’uruguayano Martin Cuevas. L’azzurro ha iniziato bene la stagione con 16 vittorie e 5 sconfitte, ed ora avvicina sensibilmente la top 200. Intanto sul cemento di Sharm Francesco Forti si arrende solo in semifinale contro il forte russo Gabashvili. Il romagnolo Forti si allena a Folignonel Centro Federale Permanente (a Villa Candida) con Antonio Cannavacciuolo nel ruolo di coach: il diciottenne campioncino azzurro, lo scorso anno agli ottavi a Wimbledon, possiede un gran bel servizio, un gioco moderno fatto di accelerazioni improvvise e una mobilità accettabile seppur migliorabile, con un fisico adatto, alto e slanciato. La vittoria sul russo Safiullin, considerato un predestinato da Junior, è il fiore all’occhiello del giovane romagnolo in questo torneo e rappresenta la sua più importante vittoria nel percorso da Pro. Con questo risultato è pronta la top 1000 per lui. Progressi anche per YannikSinner, solo 16 anni, di nuovo a punti in un Futures greco vinto dal francese Jankovits sul promettente cileno Barrios Vera, anche lui proveniente dall’ottimo vivaio sudamericano. Roncalli raggiunge i quarti di finale in Tunisia, nel torneo dominato dall’argentino Heras, che ha battuto in finale il connazionale super Hernan Casanova, di chiare origini italiane. Si ferma a 24 la striscia di vittorie dell’australiano col cappello da legionario stile Lendl, Marc Polmans, che è stato sconfitto in finale dal connazionale Purcell. Per Polmans, australiano di 20 anni, adatto a tutte le superfici, altro tennista su cui puntare, la serie di risultati positivi gli sta per valere il suo best ranking posizionato attualmente al numero 175 ATP. Nato in Sudafrica e cresciuto sui campi semiveloci australiani, Polmans ha passato la scorsa stagione ad allenarsi su terra battuta in Italia, e lo abbiamo potuto ammirare in vari tornei italici dove ha mostrato il suo valore su tutti i fondamentali e vi assicuriamo che non lascia mai nulla di intentato per vincere un quindici.

Da questa settimana potremo seguire il Challenger di Alicante, terra battuta, 50mila$ + H, con sei azzurri direttamente in tabellone (Viola, Cecchinato, Giustino, Arnaboldi, Giannessi e Travaglia) più Gaio e Moroni al turno finale di qualificazione. Per Moroni momento davvero eccezionale da confermare in scia all’entusiasmo. Andrea Basso invece è entrato come Alternates nel Challenger di Panama.

Notizia a latere: nell’Open BNL di Genova, valido per un posto nelle prequali del Foro Italico per il Master1000 romano, Edoardo Eremin ha sbaragliato la concorrenza vincendo il torneo in finale contro Trusendi e si è conquistato la possibilità di continuare il sogno romano.

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