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Non ci sarà traccia d’azzurro nell’atto conclusivo del Challenger di Como 2019. Sui campi in terra battuta del circolo di Villa Olmo, Stefano Travaglia e Alessandro Giannessi hanno alzato bandiera bianca in semifinale. Il primo a scendere in campo è stato proprio lo spezzino, sconfitto al termine di un match tra alti e bassi dall’argentino Facundo Mena con lo score di 6-2 1-6 6-2. Dopo un primo set troppo facile per il sudamericano, Giannessi ha dato l’impressione di aver trovato continuità nel palleggio da fondo: dopo aver pareggiato il conto dei parziali, il mancino azzurro ha sfiorato il break per due volte in apertura della terza frazione, prima di crollare alla distanza provato dalle precedenti battaglie di questa settimana.
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Impiega 77 minuti invece Andrej Martin per estromette il numero 1 del tabellone Travaglia, con un 6-2 6-1 maturato anche alla luce di qualche problema fisico per il marchigiano, che ha richiesto l’intervento del fisioterapista sotto per 5-2 nel primo set. Cinque break subiti da Stefano, in giornata ‘no’ al servizio e in grande difficoltà da fondo: Martin conquista così la sua seconda finale Challenger consecutiva in Italia dopo quella persa da Collarini a L’Aquila.
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