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Bastano cinquanta minuti ad Andreas Seppi per superare Alejandro Fokina Davidovich nel secondo turno del Challenger di Brescia 2017. Dopo un esordio balbettante con Uzhylovskyi, arriva un 6-1 6-4 che non lascia spazio a dubbi, recriminazioni, niente. Se è vero che Fokina ha un tennis più gestibile rispetto a Uzhylovskyi, si è visto un Seppi ben centrato, capace di brekkare già in avvio e chiudere il primo set in appena 20 minuti. Un po’ di lotta nel secondo set, ma un break al quinto game era sufficiente per archiviare la pratica. Davidovich Fokina è un diamante ancora grezzo, con tante lacune sul piano tattico. Nei quarti, Seppi se la vedrà con Laurynas Grigelis. A fine partita, l’altoatesino ha confermato che Brescia sarà il suo ultimo torneo stagionale, dopodiché si prenderà un po’ di pausa prima di preparare la nuova stagione, dove peraltro dovrà difendere il terzo turno ottenuto in Australia. “Per questo sarebbe importante fare punti qui a Brescia” ha detto Andreas. Altra sorpresa in chiusura di giornata: va fuori Ricardas Berankis, che nel match più bello del torneo ha ceduto in due set a Viktor Galovic. E pensare che il croato aveva spaventato in avvio: sul 2-1, a seguito di un contropiede di Berankis, è caduto e sembrava essersi procurato un infortunio alla gamba. Per fortuna si è ripreso e ha giocato un match eccezionale per continuità e intensità, meritando di vincere per la gestione dei punti importanti. Sull’1-2 nel secondo set si è trovato 15-40 sul suo servizio, ma ha rimesso in piedi il game e poi ha brekkato Berankis sul 4-4. Un successo che vale, tenendo conto che Berankis viene dalla finale al torneo ATP di Mosca e si era presentato a Brescia con largo anticipo, segno che voleva arrivare in fondo. Ma questo Galovic, su un campo così rapido, può far paura. Nei quarti se la vedrà con Uladzimir Ignatik.
Come nel 2016, al Centro Sportivo San Filippo c’è anche il dottor Alberto Tagliapietra, che sta portando avanti con costanza la sua campagna “Atleti al tuo Fianco” per sensibilizzare sul tema dei tumori da una prospettiva un po’ particolare, meno “clinica” e più “psicologica”. C’è una disciplina, di cui Tagliapietra è docente, denoninata “psiconcologia”, che prova a dare un aiuto importante al malato (anche terminale) e a chi gli sta vicino. “L’arrivo del cancro spesso porta a spegnere la luce nel paziente e ai suoi cari, invece non deve essere così” spiega Tagliapietra. La sua campagna mira a coinvolgere tanti sportivi, i quali prestano la loro immagine e raccontano la loro esperienza nell’affrontare le difficoltà, in modo da essere un buon esempio per chi è colpito da una malattia così grave. Tra coloro che hanno accettato di testimoniare c’è Andreas Seppi, che si è prestato alla tradizionale foto con le mani congiunte, ma hanno aderito anche Andrea Arnaboldi, Laurynas Grigelis, Stefano Travaglia, Lorenzo Sonego e Andrea Vavassori. Ancora una volta, gli Internazionali Città di Brescia vanno oltre il senso sportivo e aderiscono a una campagna dal forte impatto sociale.