Andrea Arnaboldi prosegue il suo cammino nel Challenger di Bergamo 2020. Il tennista azzurro, che per tanti anni ha vissuto proprio nella città che ospita il torneo in corso, ha superato in ordine lo slovacco Lukas Klein, il francese Constant Lestienne e infine il ceco Zdenek Kolar agli ottavi di finale.
“Ho vinto tre belle partite – ha commentato Arnaboldi ai microfoni di Sportface.it dopo il successo odierno -. Oggi penso sia stata la partita dove sono riuscito a esprimere un tennis migliore rispetto alle altre due. Domani sarà un’altra partita difficile. Le motivazioni che ho sono dovute al fatto che mi piace molto fare questo lavoro, e voglio continuare a farlo per più tempo possibile. Questo mi spinge ad allenarmi e applicarmi ogni giorno di più”.
Poi qualche commento anche su un momento non felicissimo del passato, con la top 100 del ranking Atp sfiorata e mai raggiunta: “Nel 2015 ero indirizzato verso la top 100 – ha affermato Arnaboldi -. Purtroppo mi sono fermato e ho passato momenti difficili, però penso facciano parte della carriera di un atleta. Sinceramente non ci penso, ora penso a quello che voglio fare ogni giorno, e quello che verrà verrà. E’ vero che una cosa è il tennista e una cosa la persona, però ovviamente il tennis è gran parte della mia vita, e i momenti difficili si risentono anche nella vita privata. Quel che è stato è stato, mi importa di guardare avanti”.
L’INTERVISTA INTEGRALE
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