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Ancora una volta, la stagione dei tornei internazionali in Italia parte da Bergamo. Una tradizione sempre più viva, sancita dalla presentazione effettuata per il quarto anno di fila nel cuore della città, presso l’Hotel Best Western Cappello d’Oro. La buona notizia è che le istituzioni sono sempre più vicine a un torneo che la Regione Lombardia ha classificato come “Grande Evento”. Non a caso, per la prima volta, al tavolo dei relatori c’era un rappresentante della Regione, il Consigliere Roberto Anelli. Tra le varie cose, ha annunciato l’incremento degli investimenti pubblici per gli eventi sportivi.
Come sempre, il Trofeo FAIP-Perrel (46.600€, Greenset) conserva il suo forte radicamento nel territorio, rappresentato dalla continuità con i partner. Per l’ottavo anno consecutivo, i title sponsor rimangono gli stessi: due aziende importanti come FAIP di Giuseppe Magoni e Perrel di Gabriele Magoni. Nel 2012 siglarono un accordo triennale: dopo otto edizioni vogliono ancora legare il loro nome al mondo del tennis. “E magari ce lo porteremo fino alla morte” ha scherzato (ma non troppo) Gabriele Magoni, dopo aver ascoltato l’entusiasmo di Giuseppe, che ha riempito di complimenti gli organizzatori. In rappresentanza di Olme Sport c’era Gabriele Merelli, che insieme al direttore del torneo Marco Fermi aveva avuto l’idea e l’intuizione di portare a Bergamo un torneo del circuito Challenger. Era il lontano 2006. Nel suo intervento, Merelli ha parlato degli aspetti più emozionali, l’alternanza di stati d’animo vissute in tredici edizioni.
Mentre tanti tornei nascono, poi zoppicano e spesso muoiono, Bergamo rappresenta una certezza nel calendario nazionale e internazionale. Marco Fermi ha sottolineato l’importanza del supporto istituzionale e degli sponsor (ormai definiti “amici”), citando le difficoltà organizzative. “Per esempio, non è facile allestire due palazzetti in 48 ore. Quest’anno abbiamo avuto un po’ di tempo in più grazie alla sensibilità delle istituzioni”. Un altro punto di forza del Trofeo FAIP-Perrel, unicum nel panorama dei Challenger italiani, è l’accordo con diversi istituti scolastici che permette a tanti studenti di affollare le sessioni mattutine. “Ogni mattina abbiamo 400-500 studenti ed è qualcosa di molto apprezzato dai giocatori, perché in altre realtà capita di vedere partite con 10-20 persone. A Bergamo non succede mai”. Per questa 14esima edizione, Bergamo vuole confermare il suo ruolo di torneo “portafortuna” per i giocatori che sono transitati dal Pala Agnelli e poi sono arrivati nei piani alti del circuito mondiale. Marco Fermi ha citato Lucas Pouille, David Goffin, Jo Wilfried Tsonga, Benoit Paire e il nostro Matteo Berrettini. Il romano si è imposto dodici mesi fa e ha appena festeggiato l’ingresso tra i top-50 ATP, peraltro dopo aver vinto il suo primo titolo nel circuito maggiore (Gstaad) e aver esordito in Coppa Davis. “I casi di questo tipo sono talmente tanti da iniziare a pensare che il torneo porti davvero fortuna” ha detto Fermi, che poi ha illustrato le novità logistiche: la riforma dei tornei Challenger ha pressoché abolito le qualificazioni (ridotte a 4 elementi), mentre il tabellone principale sarà a 48 giocatori. Per questo, si giocherà su sette giorni e non più su nove “Con meno spazio tra una partita l’altra, il tutto a beneficio dello spettacolo e del pubblico”.
Si partirà lunedì 18 febbraio fino al gran finale di domenica 24, su due campi di gioco: il Pala Agnelli di Bergamo e (fino a giovedì) il Palasport di Alzano Lombardo. I giocatori avranno poi la possibilità di allenarsi sui campi del Tennis Club Città dei Mille e del CS Tennis Ranica. Sul piano tecnico, ci sono tanti giovani di valore come Filippo Baldi e Gianluigi Quinzi, senza dimenticare la stellina Lorenzo Musetti. Reduce dalla vittoria all’Australian Open Junior, ha ottenuto una delle tre wild card della Federazione Italiana Tennis. Il suo arrivo è molto atteso e c’è da credere che i suoi match attireranno molto pubblico. D’altra parte, il Trofeo FAIP-Perrel è capace di radunare circa 20.000 spettatori nell’arco della settimana. A proposito di wild card: il quarto invito per il tabellone principale è andato a Julian Ocleppo, figlio dell’ex davisman Gianni, classe 1997 e ragazzo di ottimo talento. Nelle qualificazioni (come detto, saranno due match), il wild card è andata al giovane Liam Caruana, di cui si ricorda la discreta partecipazione alle Next Gen ATP Finals dello scorso novembre.