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“Timing nasce con il desiderio di diventare un punto di riferimento per tutti coloro che amano il tennis e lo sport in generale. Vogliamo contribuire a togliere l’alone di esclusività con cui viene ancora etichettato il tennis. Sarebbe bello far diventare il Centro sportivo un luogo di aggregazione per la città di Brescia”. Con queste parole Laura Reschigg, presidente del Centro sportivo Timing Tennis ha svelato agli addetti ai lavori quello che ormai dal 6 maggio è diventato un polo di aggregazione sportiva nella città di Brescia. La direttrice non è sola nella sua nuova avventura, ad accompagnarla infatti l’altro socio titolare di Timing, Alvise Mori che ha dichiarato: “Ci vogliamo impegnare a portare l’innovazione in campo sportivo. Abbiamo coniato il concetto di tennis 4.0 dove la tecnologia sarà di grande aiuto sia ai giocatori che ai tecnici. La struttura è stata sviluppata per offrire una piacevole esperienza di permanenza – prosegue Mori parlando del centro sportivo che tra le tante cose dispone di 9 campi da tennis e 2 campi da paddle – integrando le aree tecniche, come la palestra e il centro fisioterapico, agli ambienti più informali come il ristorante e gli spazi destinati ad eventi. Inoltre ci tengo a ringraziare l’amministrazione, il dialogo con loro è stato fondamentale per la realizzazione della struttura”.
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In rappresentanza dell’amministrazione era presente al Timing Tennis il Sindaco della città di Brescia, Emilio Del Bono che si è mostrato entusiasta del lavoro svolto: “Noi siamo una città storicamente legata alle industrie, adesso è fondamentale rinnovarci e per farlo infrastrutture e servizi sono fondamentali. Abbiamo accettato una sfida importante lavorando alla riqualificazione di un’area abbandonata – spiega il Sindaco – ed insieme a Laura ed Alvise ci siamo riusciti. Sono contento perché investire nelle strutture sportive dà dei benefici alla comunità, sia sul piano della salute sia su quello dell’inclusione. Non si tratta solo di un centro sportivo perché la sua costruzione ha migliorato l’aspetto e la qualità di vita del quartiere”. Dopo il primo abitante della città lombarda ha preso parola il vicepresidente nazionale FIT, Gianni Milan che a sua volta ha fatto i suoi complimenti ai titolari della struttura per il lavoro fatto: “Non posso che fare i complimenti a chi ha fatto questo investimento. Per noi come federazione la nascita di nuovi circoli è importante perché ci sono criticità di impiantistiche nel nostro paese. Molti circoli sono esattamente com’erano trent’anni fa e il credito sportivo purtroppo non basta, specialmente se i bandi impediscono investimenti sul lungo termine – spiega Milan – questo circolo ha tutto e noi come federazione saremo al loro fianco”.
Oltre alla funzionalità al Timing Tennis spicca anche l’aspetto estetico e al riguardo la persona più adatta a prendere parola è l’architetto Giordano Pedrazzoli che si è occupato del progetto: “Tre anni fa abbiamo preso un sito fatiscente. Eravamo preoccupati di non poter recuperare le strutture, alla fine ci siamo riusciti smaltendo 3500 m2 di amianto. Abbiamo reso la struttura conforme alla legge sui dispendi energetici e sono contento inoltre di poter dire che il centro sportivo è stato autorizzata dal Coni che in materia d’impianti è sempre molto rigida”.
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