La WADA presenta ricorso contro l’assoluzione di Jannik Sinner e il caso della positività al Clostebol del numero uno al mondo, che sembrava chiuso, è invece più aperto che mai. L’agenzia mondiale antidoping vuole vederci chiaro e non si accontenta della decisione del tribunale interno al tennis dell’ITIA, che ha accolto la tesi di una contaminazione accidentale portata avanti dal tennista altoatesino, ritenendola sufficiente per procedere con l’assoluzione completa dell’azzurro. Secondo l’antidoping mondiale, invece, questa tesi si scontra con la giurisdizione corrente e “nessuna colpa o negligenza” è una conclusione non corretta ai sensi delle norme applicabili: si va dunque al TAS e la richiesta della WADA è pesantissima, da uno a due anni di squalifica, senza invece toccare alcun titolo vinto o montepremi e punti, al di là di quelli già sottratti in seguito al precedente provvedimento dell’ITIA, dunque i punti e il montepremi di Indian Wells di marzo, il torneo nei giorni della positività.
QUALI SONO I TEMPI AL TAS PER IL CASO SINNER?
Partiamo da un presupposto: il ricorso è stato presentato in data 26 settembre. Secondo quanto si apprende, la procedura presso la Corte arbitrale dello sport di Losanna potrebbe durare a lungo: si va da alcune settimane a, più probabilmente, fino a un periodo di 3 o 4 mesi prima di pervenire a una sentenza. Dipenderà dalla velocità o meno dei giudici e dal numero di udienze fissate, oltre che da eventuali rinvii chiesti e ottenuti dalle parti per poter studiare ogni singolo dettaglio del procedimento. Se verrà chiesta la procedura d’urgenza, che si attiva quando una delle parti ritiene di poter “subire un danno irreparabile”, possibilità non remota in quanto Sinner dovrà affrontare nei prossimi mesi le Finals e poi l’Australian Open in cui difende il titolo, i tempi potrebbero accorciarsi e non di poco.
Il Tas dovrà ufficializzare il panel di tre giudici chiamati a pronunciarsi: uno nominato dal Tas, uno dalla Wada e uno da Sinner. Ci sono giudici italiani, ma non per forza il giocatore dovra’ nominare uno della stessa nazionalità riporta l’Agi. Il tribunale svizzero dovrà ora prendere in mano tutta la documentazione. Per quanto riguarda la data, per il momento il Tas non ne ha fissato alcuna e fino a metà dicembre ci sono altre udienze già fissate.
E’ chiaro che durante il dibattimento, e in attesa della sentenza, Jannik Sinner potrà continuare a giocare regolarmente e non ci sarà alcuna sospensione cautelare. Il rischio per l’altoatesino, qualora dovesse risultare colpevole secondo il tribunale svizzero, è di stare fermo per un periodo tra uno anno e due: questa decisione potrà essere comunque impugnata dal suo team di legali, anche se la percentuale di impugnazioni a buon fine rispetto a lodi del TAS è molto bassa.