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“La finale femminile degli US Open di sabato ha dato risalto alla questione dei differenti standard arbitrali applicati tra uomini e donne. La WTA crede che non dovrebbe esserci alcuna differenza nell’applicazione degli standard arbitrali“. Con un comunicato ufficiale il ‘Ceo’ della WTA, Steve Simon, fa chiarezza sul caso Serena Williams nella finale femminile degli US Open 2018. La tennista statunitense durante il corso del match contro Naomi Osaka si è resa protagonista di alcune proteste tramutate in ‘penalty game’. Serena ha più volte sottolineato la presunta disparità di giudizio tra ciò che accade sui campi maschili e femminili dando vita a numerose discussioni nel mondo del tennis. La WTA è voluta intervenire a difesa della Williams senza ‘oscurare’ il meritato successo della giapponese Osaka: “La WTA crede che non dovrebbe esserci alcuna differenza negli standard di tolleranza delle reazioni espresse dagli uomini e dalle donne ed allo stesso tempo lavora per lo sport e per il pari trattamento. Inoltre la WTA supporta il coaching sul campo ma le altre regole dovrebbero essere riviste. Il match di sabato ha messo a confronto una delle nuove stelle del tennis contro una delle migliori giocatrici. Vogliamo assistere ad altre partite come queste fra grandi atlete nella speranza che tutto ciò che è accaduto sabato non accada mai più“.