“È proprio vero che esistono due binari della giustizia: quella vera sancita dai Tribunali e quella (purtroppo più efficace) sancita dai media. Quest’ultima troppo spesso superficiale e raramente basata sui fatti concreti, che in questo caso, peraltro, sono pubblici. Da spettatore mi sono sempre chiesto quale fosse l’obiettivo di spettacolarizzare le vicende giudiziarie, se non quello di giudicare, creare o distruggere le persone e la loro reputazione. Oggi che ne sono protagonista, ne ho la conferma”. Comincia così il lungo post Instagram con cui Giacomo Naldi, l’ormai ex fisioterapista di Jannik Sinner, ha commentato il caso “Clostebol”. Naldi ha ricordato i “momenti di gioia e dolore, condiviso emozioni, assaporato vittorie e sconfitte” con il gruppo di lavoro a cui si è unito un anno e mezzo fa: “Sono orgoglioso di aver fatto parte di questo grande Team, consapevole di aver dato il massimo, di essere stato professionale al 100% ma anche di aver dato di più, perché quando ci metti il cuore è certo che dai di più. Fa male pensare di non esserne più parte, dura non essere nel box con voi e tifare per Jannik, ma dovrò abituarmici in fretta. Grazie Jannik e in bocca al lupo, per una grande carriera, sei un campione“, ha concluso.