Carlos Alcaraz ce l’ha fatta. A soli 19 anni e 4 mesi il tennista nato a Murcia è il campione degli US Open 2022 ed il numero uno del mondo più giovane della storia, superando il record di Lleyton Hewitt che fu capace di riuscirci a 20 anni e 8 mesi. L’ultimo atto a Flushing Meadows è stato probabilmente il più ‘semplice’, con Casper Ruud che si è dovuto arrendere per 6-4 2-6 7-6(1) 6-3. Tolti i primi tre turni, dove Alcaraz è stato in grado di proseguire a ritmo spedito senza perdere nemmeno un set, battendo Sebastian Baez, Federico Coria e Jenson Brooskby, il cammino dell’iberico si è fatto sempre più in salita. Superato Marin Cilic agli ottavi è stata la volta della rivincita contro Jannik Sinner, che era riuscito a sconfiggerlo solo due mesi fa a Wimbledon. Cinque set splendidi ed una rimonta sotto due set a uno per il raggiungimento della prima semifinale di un Major in carriera. Nel penultimo atto ci ha provato la speranza di casa Frances Tiafoe a spezzare il sogno iberico, portando Alcaraz al quinto set con una partita di grande cuore; l’americano è stato sconfitto per 7-6(6) 3-6 1-6 7-6(5) 3-6.
Che il più giovane finalista Slam della storia del tennis potesse essere davvero un predestinato lo si era capito qualche tempo fa, e le dichiarazioni alla vigilia della finale con Ruud hanno alimentato questo pensiero: “Devo essere sincero, al momento non ho paura di Casper. Mi sono preparato molto bene sia fisicamente che mentalmente per arrivare qui e sono pronto per affrontare questa sfida. Non ho paura di non recuperare correttamente a livello fisico, è vero che sono stato in campo molto ma mi sento bene”. Sull’ipotetica scelta tra vincere un torneo Slam o diventare numero uno del mondo, Carlos non ha dubbi: “Ho sempre sognato di diventare il numero uno del mondo. Questo pensiero è dentro di me sin da quando sono piccolo”.
Dopo un risultato del genere la testa non può che andare a Rafael Nadal, uno degli sportivi più vincenti di sempre e l’assoluto rappresentante dello sport spagnolo nel mondo. Con questa edizione degli US Open e i trionfi di Nadal in Australia e Parigi, la Spagna ha vinto 3 dei 4 Major disponibili in questa stagione, con il solo Novak Djokovic a rompere l’egemonia grazie alla vittoria di Wimbledon. Un risultato che potrebbe quasi apparire come un passaggio di consegne, con il tennis iberico che, ritiro di Nadal a parte, possiede già il custode di un nuovo pezzo di storia tutto da scrivere.