Un’altra grande soddisfazione in una stagione già indimenticabile. Lucia Bronzetti torna ad Anzio con il trofeo di seconda classificata del WTA 250 di Palermo. La ventitreenne di Villa Verucchio (Rimini) ha battuto al Palermo Ladies Open la cinese Xiyu Wang, la russa Elina Avanesyan, la francese Caroline Garcia e l’amica toscana Jasmine Paolini prima di cedere in finale all’esperta romena Irina-Camelia Begu. Mai la romagnola si era spinta così avanti in un torneo del circuito maggiore. I punti conquistati in Sicilia la portano al best ranking: Bronzetti è la nuova numero 65 del mondo.
Bronzetti e i brividi di Palermo – “È stata una settimana incredibile – il commento di Lucia una volta rientrata alla base sulla costa laziale –. Ancora fatico a realizzare quel che è successo. Non mi aspettavo assolutamente di arrivare in finale anche perché ero reduce da un periodo complicato. Nelle ultime settimane mi sono scaduti tanti punti conquistati l’anno scorso, avevo anche questa pressione da affrontare. Oltre al supporto quotidiano del Piccari&Knapp Tennis Team è stato fondamentale il lavoro fatto con il mio mental coach Lorenzo Beltrame. Sono rimasta attaccata alle mie ambizioni e alla fiducia nel lavoro, pensando solo a cosa fare in campo. Sono veramente felice e orgogliosa: questo risultato mi dà un’ulteriore spinta in avanti e mi fa capire di avere le capacità per competere con le più grandi”. Un’esperienza esaltante condivisa con fratello, papà, zio e amici, oltre al team di tutti i giorni: “Collezionare vittorie con i fratelli Francesco e Alessandro Piccari, Karin Knapp e il loro staff vale ancora di più per me. Sono persone eccezionali. Lavoriamo da 5 anni, abbiamo fatto tanti sacrifici insieme: sono professionisti molto competenti di cui mi fido al 100%. Sento di migliorare giorno dopo giorno e credo che ce lo meritiamo tutti. Il lavoro di squadra sta dando i suoi frutti”. Come di consueto, nonostante il nuovo best ranking la classifica non è la priorità di Bronzetti: “Voglio imporre il mio gioco a livello ancora più alto, provando a stare più vicina al campo. Dal punto di vista della classifica non mi pongo limiti: continuando a lavorare in questo modo il ranking crescerà di conseguenza. Penso di dover migliorare in particolare nella manualità e nel gioco a rete. Bisogna restare con i piedi per terra ma sono cresciuta tanto in consapevolezza: so cosa fare e come comportarmi in campo. Siamo sulla buona strada”.
Coach Piccari può sorridere – Pienamente soddisfatto anche coach Francesco Piccari: “È stato tutto bellissimo perché inaspettato, perché in Italia e perché il torneo di Palermo ha una grande tradizione. Lucia ha fatto finale in un torneo ‘vero’. È l’ennesimo risultato straordinario di una stagione ben al di sopra delle aspettative. Obiettivi? Tecnici e tattici, non di classifica. Lei sa di dover migliorare a rete, poi vorrei vederla colpire un metro più avanti e stiamo lavorando tanto su servizio e risposta”. Francesco di gioie ne ha vissute tante in passato da allenatore della compagna di vita Karin Knapp: “Eppure non ci si abitua mai a risultati come questo. È stata una settimana speciale, anche perché a Palermo c’è una cornice pazzesca: si gioca la sera, le tribune sono piene di appassionati, ci trattano benissimo”. Irrompe Lucia, in chiusura: “Ci credo che si è divertito. Francesco si svegliava, facevamo mezz’oretta di attivazione, passava la giornata al mare, guardava la mia partita, vincevo e andava a dormire. E la giostra ripartiva (ride, ndr)”.