Boris Becker ha ringraziato Novak Djokovic per il sostegno da lui ricevuto mentre era in prigione in Gran Bretagna, aggiungendo che considera il serbo “probabilmente il più grande giocatore di tutti i tempi”. Durante la presentazione di un documentario al Festival di Berlino sulle sue imprese da giocatore e le difficoltà incontrate dopo la fine della carriera, Becker ha rivelato che il suo ex allievo è sempre stato al suo fianco. “Djokovic è diventato un membro della famiglia. Sapete che abbiamo avuto una relazione professionale per molti anni e che l’abbiamo interrotta nel 2016 – ha sottolineato il sei volte vincitore di tornei del Grande Slam -. Ma siamo sempre rimasti vicini e soprattutto durante la mia detenzione. Mi ha sostenuto e ha sostenuto la mia famiglia”.
Becker è stato l’allenatore di Djokovic dal 2013 al 2016, quando quest’ultimo ha ottenuto sei delle sue attuali 22 vittorie nel Grande Slam. Lo stesso serbo interviene nel documentario, intitolato “Boom! Boom! The World vs. Boris Becker” e diretto da Alex Gibney per Apple TV+. ‘Boom, Boom’ era il soprannome dato a Becker mentre giocava, dovuto alla inconsueta potenza dei suoi servizi. Djokovic, di recente tornato numero 1 del mondo, racconta nel documentario di aver appreso da Becker “la forza mentale” necessaria per giocare sotto pressione. Becker è stato estradato dalla Gran Bretagna alla Germania a dicembre, dopo aver scontato otto mesi di una pena detentiva di 30 per aver violato le regole sui fallimenti, nascondendo beni per circa 3,1 milioni di dollari (3 milioni di euro) al fine di evitare di dover pagare i suoi debiti.