Simone Bolelli e Andrea Vavassori continuano a sognare agli Australian Open 2025: nel match di questa mattina, infatti, valida per le semifinali, è arrivata la vittoria contro la coppia composta dallo svedese Andre Goransson e dall’olandese Sem Verbeek. Un successo maturato in rimonta, contro due giocatori che avevano già fatto vedere di cosa sono capaci eliminando la coppia numero uno al mondo formata da Marcelo Arevalo e Mate Pavic. Il duo svedese-olandese è partito molto forte dimostrandosi molto solidi al servizio e agili negli scambi sotto rete, salvo poi soccombere di fronte alla maggiore esperienza degli italiani.
Bolelli e Vavassori raggiungono così per la seconda volta consecutiva l’atto conclusivo del torneo di Melbourne. Non solo, perché per loro due si tratta della terza finale Slam (nel 2024, oltre a quella agli Australian Open, è arrivata anche quella del Roland Garros), eguagliando il record di Nicola Pietrangeli-Orlando Sirola. A mancare ai due, come coppia, è la vittoria, risultato centrato da Simone Bolelli quando faceva squadra con Fabio Fognini, nel 2015 sempre agli Australian Open. Il bolognese, inoltre, è l’unico italiano ad aver disputato finali Slam con partner diversi.
Bolelli/Vavassori centrano un’altra finale agli Australian Open
Il primo set è quasi senza storia, in favore di Goransson/Verbeek, che mettono in mostra un servizio senza sbavature e una reattività e precisione importante negli scambi e nelle giocate sotto rete. I due non concedono spazio agli italiani: lo svedese, in particolare, si è rivelato un avversario ostico in risposta per merito del suo rovescio al quale Bolelli e Vavassori non sono riusciti a trovare contromisure, almeno inizialmente. Arrivano, quindi, due break, prima nel terzo e poi nel settimo gioco, mentre gli azzurri non riescono a creare opportunità.
Dopo un toilet break provvidenziale, il bolognese e il torinese rientrano in campo più convinti, tanto da strappare il servizio a zero nel primo turno di battuta degli avversari. Goransson e Verbeek continuano a far male in risposta, tanto che nel terzo gioco, con Vavassori in battuta, riescono a rimontare da 40-0, ma il tennista azzurro non si lascia intimidire a conferma il vantaggio sul 3-0. Sui turni di servizio di Goransson e Verbeek di fatto non si gioca più; Bolelli/Vavassori, invece, devono lottare ma gestiscono anche il settimo gioco, chiuso ai vantaggi ma senza concedere palle per il contro break.
Nel terzo set emergono i limiti di una coppia comunque ancora inesperta, con lo svedese e l’olandese che commettono un paio di falli di piede: in particolare, uno di Goransson nel terzo game concede una chance agli azzurri che chiudono di rovescio per il punto che è valso il break. A questo punto, Bolelli e Vavassori salgono di livello anche in battuta e concedono pochissimo, salvo nell’ottavo game in cui con tre punti consecutivi rimediano a una palla break concessa agli avversari. È l’ultimo sussulto di una partita che si chiude con il trionfo azzurro.
“La chiave è stata l’atteggiamento mentale”
“È stato un match difficile, nel primo set eravamo poco incisivi al servizio e quella pausa ci ha fatto bene – raccontano i due azzurri ai microfoni di SuperTennis –. Ci ha permesso di resettare tutto e abbiamo alzato il livello di gioco. La chiave del match è stata proprio l’atteggiamento mentale. Ci presenteremo a questa seconda finale consecutiva più preparati a livello mentale. Lo scorso anno era una finale inaspettata. Eravamo 50esimi al mondo e avevamo rischiato di uscire subito. Lo scorso anno era tutto nuovo, per noi, questa volta ci faremo trovare più pronti. Ci saranno comunque emozione e tensione, ma sarà importante rimanere concentrati”.
Heliovaara/Patten gli avversari in finale
Gli avversari degli azzurri nell’atto conclusivo del torneo, in programma sabato 25 gennaio dopo la finale del singolare femminile, saranno Harri Heliovaara e Henry Patten, la coppia che detiene il titolo di Wimbledon. I due hanno dato vita a una partita epica contro la coppia che ha vinto le ultime Atp Finals, Kevin Krawietz e Tim Puetz. I primi due set sono stati molto veloci, con il finlandese e il britannico che sono passati in vantaggio senza concedere occasioni per il break, scenario ripetuto a loro volta dai tedeschi nel secondo parziale.
Tutt’altra storia il terzo set, che vive un momento decisivo già nei primi scambi: nel secondo game, infatti, i tedeschi devono salvare una palla break, per poi guadagnare a loro volta quattro chance nel gioco successivo, in cui Heliovaara/Patten riescono a difendersi. Si arriva on serve al tiebreak, che premia i numeri 6 del tabellone con il break decisivo nel quindicesimo punto.