“Con la vittoria della Coppa Davis nel 2023 siamo entrati in una dimensione che non avevo mai pensato di poter raggiungere. Poi, quest’anno a Melbourne la grande emozione della vittoria del primo Slam nella nostra gestione in campo maschile. È stato un anno faticosissimo, avevamo intuito che qualcosa del genere potesse succedere, infatti sono andato in Australia e ho portato bene”. Lo ha detto il presidente della FITP, Angelo Binaghi, nel corso della sesta edizione dello “Sport Industry Talk” organizzato da RCS Academy a Roma. “Non ci rendiamo conto di quello che è successo, ed è un bene che sia così – ha aggiunto -, perché dobbiamo lavorare di più per saper cogliere le opportunità come siamo riusciti a fare finora. Siamo molto fortunati, siamo un fenomeno che dobbiamo analizzare prima di tutto noi stessi”.
E ancora: ”Sinner? Piace perché è diverso dall’italiano medio. Il nostri campioni come Valentino Rossi e Alberto Tomba è uno esuberante, estroso, lui fa tutte cose normali, è il nostro Gianni Morandi. Se Jannik avesse oggi 7-8 anni non avrebbe potuto vedere un campione come Sinner e avrebbe continuato a giocare in una società di calcio o a sciare. Per noi la visibilità in chiaro, che abbiamo consentito son Supertennis, insieme allo sport a scuola, è la madre di tutte le battaglia, ci immoliamo”.
Quindi, in un’intervista al Foglio,ha parlato dei temi legati alla trasmissione del tennis in tv: “I diritti sono nostri e io, da presidente, ho il dovere di difendere questo popolo. O la Rai tratta il tennis come il calcio, altrimenti i diritti ce li teniamo. La gestione dell’offerta tennis è insufficiente, il nuovo Sinner deve vedere Sinner su Rai 1 e non su Rai 2. Mi è stato risposto che ci sono valutazioni di marketing. Non posso accettarlo. Il nostro scopo non è commerciale ma divulgativo, ma chiediamo attenzione. Abbiamo il nostro canale e se la Rai non ci dà le giuste risposte offriremo il bel tennis sul nostro canale tematico. Vogliamo più tennis, vederlo meglio, più tennis sulla rete ammiraglia, Rai 1, e non su Rai 2. Chiedo solo pari opportunità con la Nazionale di calcio. Non posso più sopportare che il tennis venga considerato dalla Rai uno sport minore. Non lo è. Lo dimostrano gli ascolti. Chiedo una finestra in chiaro, una vetrina vera, per le partite. Voglio che le finali dello slam possano essere guardate dai ragazzi che amano il tennis, la bella gioventù. Alla Rai abbiamo offerto la nostra disponibilità. Siamo venuti incontro alle richieste e concordato perfino gli orari delle gare degli Internazionali di Roma. Gli spagnoli hanno avuto la possibilità di vedere sulla loro tv pubblica la finale del Roland Garros, la finale tra lo spagnolo Alacaraz-Zverev. In Italia non è possibile. Esiste una norma datata che non lo permette. Lo consente solo per le finali di Coppa Davis. Ricordo che la nostra Paolini è arrivata in finale a Wimbledon ma gli italiani non hanno visto la partita in chiaro, sulla Rai”.