Un emozionato Angelo Binaghi, presidente della Fitp, ha commentato la vittoria di Jasmine Paolini in semifinale al Roland Garros contro Mirra Andreeva: “Non ho idea di cosa stia succedendo. lo dico a cuore aperto: non capivamo il perché stavamo retrocedendo in D in Coppa Davis, Non capivamo perché non trovavamo giocatori e c’erano sempre polemiche. Oggi francamente non ci sono parole per spiegare il perché riusciamo a raggiungere tutti questi risultati. Ci dicevamo che non era possibile che noi italiani non riuscissimo a vincere mezza partita di tennis”.
“Adesso al contrario che devo dire? Siamo tutti molto contenti. Spero che non sia un sogno, ma se lo è vi prego non svegliatemi”, ha aggiunto Binaghi, che ha incontrato dirigenti e tecnici dei circoli palermitani al Country Time Club di Palermo nell’ambito del Davis Trophy Tour.
E ancora, su Sinner: “I risultati raggiunti in questi giorni sono eccezionali, non avevo mai pensato che l’Italia potesse avere il numero uno al mondo, che potesse arrivare così velocemente e che potesse arrivarci un ragazzo così per bene. È una fortuna che Sinner possa trasmettere i suoi valori con il suo esempio. Eravamo contenti quando avevamo il numero 100 o se un tennista rispettasse le convocazioni. Avere adesso tutta questa ricchezza che traina tutto il sistema è una fortuna. Ma dietro di lui c’è un gruppo di cinque sei giocatori che sono la migliore generazione maschile del tennis mondiale. I suoi successi trainano anche le donne con Jasmine Paolini. Uno come Sinner te lo manda il padre eterno, ma sotto Sinner ci sono giocatori che nessun paese ha. La nostra è una bella storia. I risultati di Sinner sono merito suo, ma i tanti ragazzini che si avvicinano al tennis sono il risultato di un lavoro pluriennale che parte da lontano”.