Tennis

Binaghi: “Non tutti i mali vengono per nuocere. Immagine Sinner danneggiata? Ma figuriamoci”

Angelo Binaghi e Jannik Sinner
Angelo Binaghi e Jannik Sinner - Foto Sposito/FITP

“Chi avrebbe mai potuto immaginare che Jannik potesse cercare migliorie con una sostanza che è riconosciuta per non dare una sola alterazione positiva delle prestazioni di gioco, soprattutto nel tennis, se non presa in dosi clamorosamente massicce? Ma andiamo, su…”. Queste le parole del presidente della Federtennis, Angelo Binaghi, in un’intervista a ‘La Repubblica’ nella quale è tornato ancora una volta sulla vicenda legata a Jannik Sinner: “Sua immagine danneggiata? Non me n’è mai fregato niente della mia, figuriamoci se possa accadere a Sinner. Ha dimostrato la forza in campo, non da ieri. E basta. Non interessa altro. E sapete cosa dico? Non tutti i mali vengono per nuocere, soprattutto quando vengono risolti nettamente, come in questo caso. Questo caso lo accomuno a quelli già vissuti dalla nostra Federazione in passato: saper trarre energia dalle disgrazie, trasformare le apparenti disgrazie come questa in opportunità di crescita. Come è successo a noi, ad esempio per il Covid, tanto per dirne una, Credo che Jannik sia diventato un uomo più maturo, più completo e un tennista più forte di prima”.

E sulle Olimpiadi: “Questo il motivo per cui le ha saltate? No, è tutto il contrario, e dà ancora più genuinità all’atleta: se questo fosse stato il vero argomento, se il forfait l’avesse voluto, avrebbe tirato fuori una scusa ben prima. Non a due giorni dai Giochi: non avrebbe fatto le visite all’Acquacetosa a Roma, non avrebbe fatto tutto quello che doveva essere fatto per partire. Ha avuto una insopportabile tonsillite”.

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