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Berrettini-Sonego, è derby a Marrakech: un match che vale più di un quarto di finale ATP 250

Matteo Berrettini
Matteo Berrettini - Foto Ray Giubilo

La terra rossa di Marrakech si tinge d’azzurro per un’altra giornata all’insegna dell’Italtennis in occasione dei quarti di finale dell’ATP 250 in corso di svolgimento in Marocco. Se mercoledì solamente la sconfitta di Flavio Cobolli ci ha privato di ben due derby, i nostri portacolori restano assoluti protagonisti del torneo e puntano ad arrivare fino in fondo: Fabio Fognini, impegnato come 2°match dalle 13:00 italiane contro il russo Pavel Kotov, va a caccia di punti fondamentali per centrare l’accesso diretto tramite ranking al main draw del Roland Garros, poi sarà il turno della sfida tra Matteo Berrettini e Lorenzo Sonego.

E non può che far piacere rivedere entrambi nella posizione di contendersi un posto in una semifinale ATP. Marrakech – in maniera evidente – non è uno degli eventi più attesi e prestigiosi del calendario e l’appassionato medio con Jannik Sinner si sta abituando fin troppo bene a grandi trionfi in Grand Slam e Masters 1000, ma questa settimana di Marrakech sia per Berrettini che per Sonego può rappresentare una tappa importante nei rispettivi percorsi di risalita. Due situazioni diverse, ma un denominatore comune: la mancanza di fiducia nel corso degli ultimi mesi. Da un lato Matteo che non riusciva a darsi pace per i continui infortuni e stop fisici, dall’altro Lorenzo che invece si allenava, si impegnava, ma faticava a vincere partite. Periodi non facili, e se oggi a Marrakech si presentano con due allenatori diversi rispetto all’ultima volta che si sono affrontati circa nove mesi fa di certo non è un caso.

Berrettini si è preso il suo tempo per recuperare dal brutto infortunio alla caviglia, ha fatto le cose con calma e questa strategia sembra aver pagato, almeno seguendo i primi exit poll: quello rientrato nel circuito solamente poche settimane fa è già un Matteo competitivo. Finale in uno degli ATP Challenger più rinomati del circuito, poi una bella lotta contro Andy Murray nonostante le condizioni di salute non eccelse e ora il ritorno nei quarti di un ATP 250: risultati non affatto scontati al rientro dopo 6 mesi di stop. La strada è ancora lunghissima per tornare ai fasti di un tempo, ma step by step l’ex numero 6 del mondo ha iniziato a risalire la china. Ci prova anche Sonego, che a differenza dell’amico e compagno di Davis in questi mesi ha giocato, ma senza ritrovare le sensazioni e le soddisfazioni di un tempo. Si spiega così anche il divorzio dallo storico maestro e coach Gipo Arbino. Da qualche cambiamento bisogna d’altronde ripartire quando le cose non vanno per il verso giusto.

I precedenti favoriscono, e non di poco, Berrettini che è in vantaggio 4-1, ma i due non si sono mai affrontati sulla terra battuta. Ben tre volte si sono trovati invece dalla parte opposta del net sull’erba: in due occasioni solamente meno di un anno fa. In molti ricordano il precedente di Stoccarda, un sonoro 6-1 6-2 in favore di Sonego su un Berrettini rientrante dopo l’ennesimo stop di natura fisica, che esce in lacrime dopo una delle prestazioni maggiormente negative della sua carriera. Non passarono troppi giorni da quella sfida al rematch di primo turno a Wimbledon, dove ‘The Hammer’ ritrovò all’improvviso se stesso e il suo tennis, vincendo in 4 set e spingendosi poi fino agli ottavi di finale contro il futuro vincitore del torneo Carlos Alcaraz. Lo scenario è differente, il momento non troppo. Una vittoria oggi vale forse più di una semplice semifinale ATP 250 che i due hanno raggiunto più volte nel corso di questi anni.

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