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“Il mio tennis è più basato sul servizio e sulle variazioni: uso di più lo slice, la palla corta, mentre Jannik Sinner è più una macchina’. Monocorde non è la definizione giusta. Jannik gioca un po’ alla Djokovic, ma è più aggressivo di Nole, cerca di fare più gioco“. Lo ha detto Matteo Berrettini, fresco vincitore del torneo di Belgrado, intervistato ai microfoni di Supertennis.
Ancora Berrettini. “Il colpo migliore di Sinner è senza dubbio il rovescio, si muove molto bene e cerca di essere molto aggressivo anche quando sono gli altri a spingere – ha proseguito -. Siamo due giocatori diversi ma facciamo entrambi dell’aggressività la nostra caratteristica principale. E in allenamento? L’ultima volta abbiamo fatto un set pari. Il primo giorno ho vinto io, il giorno dopo lui. Quindi abbiamo chiuso in parità“.
Berrettini ha parlato anche dei suoi obiettivi “Voglio pensare solo alla stagione sul ‘rosso’, a cominciare da Madrid e Roma. Poi cercherò di andare il più avanti possibile a Parigi. So che non posso fare tutte le settimane un grande risultato, è difficile. Però sulla terra battuta mi trovo bene, mi piace giocarci e la vittoria a Belgrado mi ha dato davvero fiducia“, ha concluso.
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