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Dopo la rimonta contro Ruusuvuori nel secondo turno degli Australian Open, terminata alle 3.40 di notte, Daniil Medvedev ha detto la sua sulla partita: “È stata molto dura. Penso che le uniche due partite in cui sono andato sotto di 2 set a 0 e ho vinto siano state qui, su questo campo. È un bel ricordo. Questa partita vivrà nella mia memoria. Che ore sono, le quattro del mattino? Se fossi in voi, se fossi un appassionato di tennis, sarei tornato a casa all’una. Quindi grazie, siete fortissimi“, ha detto rivolgendosi ai pochi tifosi ancora presenti presenti. Sulla preparazione della partita: “Il tie break della partita precedente tra Rybakina e Blinkova è durato più di mezz’ora, ti riscaldi 5 minuti e poi riposi, ma quando sono arrivato in pista ero già un po’ stanco. Non è facile, lui era più preparato fin dall’inizio ed è riuscito a essere molto duro, ma sono molto felice“.
Medvedev ha poi proseguito sul suo brutto inizio di gara: “Ieri pioveva, quindi ho deciso di allenarmi indoor. Oggi l’ho fatto all’aperto e mentre mi allenavo mi sono accorto che il campo era molto più veloce. Quindi non è stato facile iniziare la partita e nel primo set ho sbagliato troppo. Ho fatto cambiare tensione a circa 55 racchette e alla fine ne ho trovata una con cui sentivo di giocare meglio“. Infine sul difficile recupero dopo un match finito a notte inoltrata: “Spero di andare a dormire alle 6.30. Se non vado dal fisioterapista non credo che potrò uscire per due giorni, quindi adesso andrò a trovarlo e vedrò quanto dormo. Se riesco ad addormentarmi alle 6.00, forse posso alzarmi intorno a mezzogiorno e fare un allenamento facile domani. Può essere dura, non è facile, ma voglio provare a vincere e dare il massimo. Se non funziona, non funziona“.
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